Abbiamo partecipato live alla Conferenza Stampa di Volunia, a Padova. Non vogliamo scrivere il solito articolo ma cercare di riportare quanto più è stato possibile sentire, non dal punto di vista sensoriale bensì “sentimentale”, se così si può dire.
E’ vero, lo stanno dicendo a decine (e più) su Twitter: la presentazione poteva essere organizzata meglio (sotto molti aspetti) ma sicuri del fatto che di questo ne parleranno molti altri, continuiamo con il nostro articolo.
Sempre a suon di cinguettii (e non solo), molte persone stanno criticando Volunia senza però averlo provato. Si parla addirittura già di flop. C’è chi definisce Volunia l’anti Google (sbagliando), evidenziandone caratteristiche mancanti rispetto a Big G, cosa piuttosto normale per un progetto nato poche ora fa. Per non parlare poi di chi lo paragona a Facebook e Google Plus. Scusate: quest’ultimi sono forse dei motori di ricerca?
E a chi l’ha provato e lo giudica negativamente, cosa dire? Crediamo che ben pochi progetti alla nascita si siano rivelati subito dei successi. D’altra parte: chi tra coloro che ora criticano Volunia, era presente 15 anni fa quando è nato Google?
Ripetiamo: ci sta la critica sulla presentazione iniziale ma sarebbe bene limitare le considerazioni negative senza avere la minima idea di cosa concretamente offra Volunia ma soprattutto senza sapere quale sarà la sua evoluzione. Un progetto di questo tipo si può valutare solamente un paio di mesi dopo il go live.
Poi, per fortuna, c’è chi fa dell’humour… che non guasta mai. “Se Volunia non dovesse funzionare bene, aprirò Google al suo interno” si legge su Twitter.
Detto questo, alcune funzionalità di questo ambizioso progetto sembrano davvero interessanti e l’approccio del team di Marchiori, composto da 16 persone, non è errato, a parer nostro.
E’ oggettivo, infatti, come la ricerca nel web sia stata fino ad ora fredda e statica, come ha detto stamattina Marchiori. Ad una domanda i motori di ricerca restituiscono delle risposte… ma nulla di più. Volunia vuole invece contornare i risultati a una serie di tante altre informazioni ma soprattutto di possibilità interattive. Come avevamo annunciato, quindi, un motore di ricerca molto ma molto social.
Volunia scansiona le miliardi di pagine presenti in tutto il Web e ne crea una mappa dinamica e visitabile, molto simile a Sim City o FarmVille. Da queste pagine, sarà possibile visualizzare tutti i contenuti multimediali presenti senza in realtà caricare le pagine stesse. Su questo punto sarà da chiarire se la visualizzazione, ad esempio, di un video sarà considerata come visita effettiva alla pagina o meno.
La mappa resta comunque una delle caratteristiche più curiose ed interessanti del progetto. In sostanza, si potrà navigare nel web all’interno di una cartina costituita da edifici ed altri elementi. Come una vera città: ci saranno gli abitanti ovvero i navigatori (le galline web, come definiti da Marchiori). E qui sorge una delle feature social: sarà possibile incontrare altri naviganti che, essendo in un determinato sito o pagina, avranno probabilmente gli stessi nostri interessi (questo dipende da quanto il sito è verticalizzato). La speranza, e l’obbligo, è che la mappa sia ben navigabile, con una grafica agevolante ed intuitiva.
Ma come abbiamo detto precedentemente, la caratteristica più enfatizzata di Volunia è l’essere Social. Consente infatti di vedere se e quanti utenti sono collegati ad una determinata pagina ma soprattutto di poterci interagire.
Interagire come? Ovviamente chiedendo l’amicizia e chattando.
Staremo a vedere, insomma, da oggi alla prossima decina di giorni cosa sfornerà Volunia. Quello che ci viene da fare è tifare e sostenere questo progetto. Al contrario di moltissime startup italiane avviate però all’estero, Marchiori è stato in grado di creare un progetto italiano, con un nome italiano, sviluppato da un team interamente italiano e ancora di più con finanziamenti privati ed italiani. Non merita forse un plauso “solo” per questo? Attenzione: non si tratta di nazionalismo forzato, come molti stanno dicendo su Twitter, bensì apprezzare un progetto anche per queste caratteristiche. E’ chiaro quindi che le caratteristiche per le quali Volunia sarà giudicato di successo o meno sono ben altre.
In poche parole, cerchiamo di guardare tutte queste caratteristiche positive che sostengono in pieno il progetto. E’ facile criticare la grafica di Volunia, la presentazione, la mancanza della traduzione simultanea in lingua inglese. Sono oggettivamente delle mancanze (anche gravi) ma per una volta almeno cerchiamo di essere un po’ patrioti e di guardare i bicchieri mezzi pieni (ripetiamo, come detto sopra: non si tratta di nazionalismo forzato).
Insomma, avendo conosciuto questa mattina Marchiori dal vivo, vi possiamo confermare essere una persona molto umile, semplice e con la testa sulle spalle (benché sognatore).
Qui vi proponiamo alcune foto scattate da noi stamattina, messe assieme a quelle ufficiali dell’Ufficio Stampa di Padova:
Ecco altri nostri articoli su VOLUNIA:
[catlist id=1639 numberposts=-1]