Semplice ed economico
VM Explorer è una delle poche vere alternative a Veeam per il backup di VMware e Hyper-V, ma con due vantaggi non indifferenti, il prezzo più competitivo e la semplicità.
In precedenza sviluppato dalla società svizzera Trilead a partire dal 2007, VM Explorer è oggi un prodotto di HP Enterprise.
Visto il prezzo estremamente contenuto e la semplicità di installazione e di gestione, VM Explorer ha raccolto velocemente le simpatie del mercato e, specialmente in Italia dove CoreTech organizza frequenti attività formative, il prodotto è ora conosciuto da migliaia di aziende del settore IT.
Ma entriamo più nei particolari di VM Explorer!
Quale versione scegliere e alcune note sul licensing
VM Explorer è disponibile in 3 versioni.
• Free Edition: gestisce il backup e la restore delle VM e la copia diretta dei file tra server ESX / Windows / Linux / FreeBSD
• Professional Edition: fornisce avanzate funzionalità per il backup e la replica delle macchine virtuali, tra cui il supporto per il backup su nastro, backup incrementali, backup off-site, file level restore e verifica dei backup.
• Enterprise Edition: include tutte le caratteristiche della versione Professional e, in aggiunta, fornisce funzionalità quali Instant VM Recovery, interfaccia multi utente, criptazione dei backup, strumenti per il backup in cloud (pubblico e privato) e replica delle macchine.
A livello di licensing, VM Explorer ha un conteggio per socket fisico, ovvero il numero di CPU fisicamente installate sui server. La licenza Pro include uno starter pack da 4 socket mentre la licenza Enterprise ne include 6.
Se quindi abbiamo acquistato una Professional Edition, potremo ad esempio fare il backup di 4 server fisici con 1 CPU per server oppure 2 server fisici con 2 CPU per server.
Nel numero di socket non vengono conteggiati quelli della macchina su cui è installato VM Explorer, assunto che il server VM Explorer sia una macchina fisica.
Sebbene 4 socket siano sufficienti per gestire la maggior parte dei contesti, naturalmente possiamo aumentarli senza limitazioni in qualsiasi momento con un upgrade. Questo ultimo dettaglio è molto interessante dato che la maggior parte dei prodotti offerti dai concorrenti non offrono questa possibilità ma costringono ad acquistare licenze con tagli superiori e, di conseguenza, anche costi superiori. Giusto per citarne uno, il software versione Essential di Veeam può arrivare a un massimo di 6 socket.
Non ci sono invece limitazioni sul numero complessivo di Virtual Machine che VM Explorer può gestire.
Parliamo un po’ di costi
Professional Edition: 729,00 euro
Enterprise Edition: 1874,00 euro
Le licenze includono gli starter pack da 4 o 6 socket, 1 anno di Software Maintenance e il supporto tecnico HP con copertura 9×5.
Nel dettaglio, possiamo vedere che un socket della versione Pro ha un costo di 182,25 euro / socket mentre per la versione Enterprise abbiamo 312,33 euro / socket.
Per riprendere il confronto con il principale competitor del prodotto, i socket di Veeam vanno dai 400,00 euro / socket ai 1.100,00 euro / socket della versione Enterprise.
Il rinnovo della Software Maintenance entro la scadenza di 1 licenza di VM Explorer Professional (a socket) è davvero molto competitivo, ovvero pari a 110,00 euro.
Caratteristiche
Per chi conosce già il prodotto e per chi è ancora in fase di valutazione, segnaliamo alcune funzionalità davvero interessanti.
Multi-Hypervisor
Perché perdere tempo ad imparare l’interfaccia e il funzionamento di due prodotti diversi? VM Explorer integra in un unico software il supporto per VMware ESX/ESXi (incluso ESXi free) e Microsoft Hyper-V e, con una singola licenza di VM Explorer, è dunque possibile collegarsi contemporaneamente agli host VMware vSphere (sia a pagamento, sia gratuiti) e agli host Microsoft Hyper-V.
Installazione e gestione in pochi click
VM Explorer è semplice e veloce da installare: una volta scaricato il file di setup, il cui peso è di poche decine di MB, il software può essere installato su di una qualsiasi macchina Windows con le .NET Framework 4.0. E quando diciamo qualsiasi macchina, intendiamo proprio un qualsiasi server Windows della propria infrastruttura dato che, con VM Explorer, non serve necessariamente una macchina dedicata.
Il software può essere utilizzato sia con la tradizionale (seppur superata) interfaccia basata su Windows, sia tramite interfaccia web: sebbene l’unica che verrà costantemente supportata da HPE è quella web, non vi sono discrepanze sulle funzionalità disponibili.
Infine, VM Explorer non richiede l’installazione degli agenti sulle VM. I backup vengono configurati direttamente dall’interfaccia del prodotto e, una volta attivata la porta SSH dell’hypervisor di interesse, il gioco è fatto.
Destinazione flessibile e completa dei backup
VM Explorer è un prodotto particolarmente flessibile anche dal punto di vista dei backup target. Il software infatti supporta una grande varietà di scenari tra cui:
• Storage Locale (Directed Attached)
• NFS/CIFS (FreeBSD, Linux)
• NAS e SAN
• Nastro/Tape
• ESX Server
• Hyper-V
E’ inoltre possibile utilizzare storage Cloud pubblico come Amazon S3, HP Cloud, OpenStack e Rackspace o, addirittura, realizzare un OpenStack Object Storage privato utilizzando un proprio cloud storage per ospitare i salvataggi delle VM.
HPE ha già annunciato che, a breve, verranno supportati gli Storage HPE, StoreOnce NAS e StoreOnce VTL. Successivamente, vi sarà poi il supporto a StoreOne Catalyst, 3PAR e StoreVirtual.
Per ora, l’unica SAN supportata nativamente dal software è Scale IO di EMC.
Come possiamo notare, la destinazione dei backup non solo è veramente completa e in continua evoluzione ma presto abbraccerà anche tutte le altre tecnologie HPE.
Backup incrementali e compressione dinamica
La compressione dinamica dei backup di VM Explorer consente di gestire sia dei collegamenti di rete WAN (es. wide-area replication), sia di risparmiare spazio disco nel sistema di destinazione dei salvataggi.
Inoltre, VM Explorer supporta la tecnologia Changed Block Tracking (CBT) di VMware per la creazione di backup incrementali, utilizzando il VMware Virtual Disk Development Kit (VDDK), che bisogna prima scaricare ed abilitare.
Il vantaggio? E’ sufficiente creare un singolo full backup… e poi, durante tutti i successivi backup, il software trasferirà verso l’host di destinazione solo i dati cambiati. Naturalmente, è possibile effettuare una restore a partire da qualsiasi versione nella cronologia dei backup.
Se occorre una verifica sul corretto avvio di una Virtual Machine e, di conseguenza, un buon funzionamento del sistema, VM Explorer è in grado di testare automaticamente un backup. Per prevenire i problemi legati a scritture sospese, è eventualmente possibile decidere di ricevere una notifica di errore se un Volume Shadow Service di Microsoft non riesce a creare un volume consistente per il backup.
Replica (Point in Time Replication) e File Level Restore
La funzione di replica – Point in Time Replication – consente di replicare qualsiasi VM su di un altro host, caratteristica fondamentale in ambito Disaster Recovery: le macchine virtuali verranno automaticamente registrate sui server di backup e saranno sempre pronte ad essere avviate.
Il File Level Restore integrato di VM Explorer permette di ripristinare un singolo file a partire da un’immagine del disco, senza dover necessariamente ripristinare l’intero backup.
Copia veloce server to server
Con VM Explorer è possibile copiare file ed eseguire backup direttamente tra server ESX, ESXi, Hyper-V, Linux e FreeBSD. La velocità del trasferimento è massima ma occorre tener presente che potrebbero esservi alcuni fattori di rallentamento non dovuti dal software quali la banda disponibile della rete e la velocità dei dischi.
Notifiche Dettagliate
Senza un accurato rapporto sugli esiti dei backup effettuati, non possiamo sentirci tranquilli… Infatti, VM Explorer ha un ottimo sistema di reporting che notifica via e-mail tutte le informazioni inerenti ai salvataggi eseguiti.
Conclusione
Abbiamo visto assieme i punti forza del software, analizzando licensing, costi e importanti funzionalità tecniche.
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