Nonostante il Blog cerchi di evitare di pubblicare contenuti preparati da altri, sarebbe inutile riformulare parole già dette per fornire alla fine lo stesso contenuto. E’ per questo che riporto, copia-incollato fedelmente, un articolo de Il Mattino di Padova.
Il titolo è molto chiaro e per chi conosce bene la situazione di Infracom forse non è una novità così poi inaspettata. Infracom, nel proprio sito, non ha reso ancora disponibile alcun comunicato stampa a riguardo ma le informazioni a disposizione del pubblico sono comunque ufficiali. Personalmente sono molto curioso di conoscere quale sia l’operatore italiano interessato ad acquisire Infracom. Staremo a vedere. Segue l’articolo tratto da QUI.
La quota di maggioranza di Infracom, società di Tlc detenuta al 67% da Infragruppo, è in vendita. Gli azionisti del gruppo, tra cui figura tra gli altri l’Autostrada Brescia-Padova (Serenissima) attraverso Infragruppo, sono in contatto con tre operatori Tlc, uno italiano e due esteri, interessati a investire nella società. La valorizzazione del 100% di Infracom si aggirerebbe, secondo alcune stime, intorno a 250-280 milioni. Serenissima è comunque intenzionata a restare nel capitale del gruppo. Al momento sul tavolo degli azionisti Infracom non vi è ancora nessuna offerta concreta per la sottoscrizione di un accordo con eventuali partner, ma questa settimana i soci hanno ricevuto la terza manifestazione di interesse da parte di un gruppo estero, offerta che si aggiunge alle altre due arrivate precedentemente. Al termine di una due diligence realizzata recentemente, si è arrivati a una valorizzazione del 100% del gruppo pari a 280 milioni, mentre altre stime circolate indicano un valore intorno a 250 milioni. Secondo tali cifre, la quota in mano all’autostrada Brescia Padova (il 49% del 67% di Infracom) varrebbe 82-91,9 milioni, a fronte di una partecipazione iscritta nel bilancio 2008 di 23,6 milioni (svalutata dai 71,4 milioni del 2007). Tra gli azionisti di Infragruppo figura anche Intesa Sanpaolo, che detiene una quota del 21,7% (a bilancio 2008 13 milioni) attraverso Imi Investimenti. In cima alla catena societaria vi è Mario Rino Gambari, che possiede il 24% circa di Serenissima e poco meno del 30% di Infragruppo. Attilio Schnek, presidente di Serenissima, fa sapere che «non è intenzione della società uscire dal gruppo. L’obiettivo è trovare un partner strategico che accompagni l’azienda nello sviluppo della banda larga».