lunedì, Novembre 25, 2024

AreaNetworking intervista Cisco sulla tecnologia Cloud Computing

Federico Lagni
Federico Lagnihttps://www.areanetworking.it
Appassionato di innovazione in tutte le sue forme, è fondatore e CEO di AreaNetworking.it, uno dei maggiori punti di riferimento online del settore ICT. E' anche fondatore ed Event Director di alcune importanti conferenze, come Crypto Coinference, la più importante conferenza dedicata alle criptovalute e la blockchain, e il GDPR Day, una conferenza molto verticale dedicata appunto al GDPR ed alla Data Protection. Inoltre, è fondatore e Presidente di Tesla Club Italy, il primo club Tesla italiano e tra i primissimi al mondo. Al tempo stesso, è anche fondatore e CEO di Enerev, la prima azienda italiana specializzata nel noleggio a breve termine di auto Tesla, nonché società di formazione e di riferimento per diverse soluzioni dedicate alla mobilità elettrica. Partecipa ad eventi e conferenze come speaker e formatore.

Dopo VMWare e IBM, AreaNetworking ha “interpellato” anche Cisco Systems per conoscere le loro risposte e considerazioni alle domande precedentemente poste agli altri due importanti vendor.

Massimo Ciocca
Massimo Ciocca

Massimo Ciocca, nato a Milano il 11/07/65, è Technology Marketing Manager Data Center e Virtualization MED di Cisco Systems.
L’inizio della sua esperienza professionale nell’ambito ICT risale al 1988 e matura nel 1992 all’estero, presso la sede europea di Novell, dove ricopre posizioni di sempre maggiore responsabilità sia in ambito tecnico che manageriale.
In Italia dal 1995 ha assunto cariche di responsabilità in ambito di supporto prevendita, consulenza e sviluppo commerciale su large account e partner per l’Europa del sud, per Novell e Vignette Italia.
Nel corso della sua ventennale esperienza ha partecipato attivamente a molteplici progetti, molti dei quali in ambito internazionale, di Enterprise Content Management, Web Consolidation, Enterprise Integration, Enterprise Portal e Business Process Management.
Da Gennaio 2006, Ciocca ha cominciato una nuova stimolante avventura facendo il suo ingresso in Cisco Systems con l’incarico di sviluppare il mercato di nuove tecnologie in grado di fornire ulteriore intelligenza alla rete per comunicare al meglio con le applicazioni.
Dal 1° agosto 2009 ricopre la carica attuale.

ANW: Partiamo da una considerazione: percepisce anche lei, in rappresentanza di Cisco, una certa confusione di mercato su cosa sia effettivamente il cloud computing? Se sì, a cosa crede sia dovuta?

CISCO: Il cloud computing ha catturato l’attenzione di numerosi dirigenti aziendali e responsabili IT di tutto il mondo. E’ chiaro che l’arrivo di nuove tecnologie sul mercato crea sempre un po’ di confusione e, in genere, nasce da un approccio diffidente da parte di aziende e utenti verso ciò che non si conosce. Il cloud computing, quindi, non è immune a questo scetticismo anche se ritengo che si tratti di una tematica che tutte le aziende dovranno affrontare prima o poi; non c’è un modello preciso ma una serie di modelli che vanno settati in base all’azienda e al suo grado di maturità. Infatti ci sono alcune aziende, incluse nelle PMI, che spostano tutte i servizi nel cloud, e altre che invece non si sentono pronte. Queste magari cominciano spostando sul cloud solo alcuni servizi, ad esempio l’email.
Le aziende più grandi affrontano con maggiore fiducia il concetto di cloud, però in termini di private cloud, poiché offre opportunità senza precedenti in termini di flessibilità aziendale ed economie di scala.

ANW: Come potrebbe definire con parole più semplici e più chiare il Cloud Computing?

CISCO: Con il termine “cloud computing” si intendono quei servizi applicativi in outsourcing che, rispetto alle formule tradizionali, sono condivisi da più utenti che utilizzano la stessa piattaforma, la cosiddetta “nuvola”.
Di fatto è come disporre di una grande macchina, con tante CPU che, grazie alla tecnologia di virtualizzazione, può funzionare fornendo dei servizi applicativi a varie strutture aziendali. In questo modo l’azienda può fare a meno di una struttura di facility, di elaborazione, di nastri e di storage ad esempio, riducendo i suoi costi e migliorando l’agilità aziendale.

ANW: Ci può fare uno o due esempi eclatanti e d’eccellenza di questa tecnologia?

CISCO: Uno dei casi più rilevanti è quello di una nota azienda italiana che, adottando il modello Data Center Virtualizzato (Private Cloud), ha trasformato i 5 data center fisici in 16 data center virtuali, riducendo notevolmente l’infrastruttura e di conseguenza i costi, inclusi quelli energetici.
Tale modello, inoltre, ha permesso a questa azienda di rispondere velocemente alle esigenze di scalabilità e flessibilità per gestire un cambiamento del loro modello di business.

ANW: Quando possiamo collocare nel tempo la sua nascita?

CISCO: L’evolversi delle tecnologie di virtualizzazione e di conseguenza dell’automazione dei processi all’interno di un Data Center hanno dato vita proprio al modello di cloud computing. Questo modello porta alla convergenza delle infrastrutture e questo sta già accadendo.
Dal punto di vista tecnologico parliamo di servizi applicativi già esistenti e utilizzati dalle aziende. Ritengo che la novità stia nella modalità di fruizione di questi servizi e la vera rivoluzione consiste nel cambiamento di mentalità e di approccio da parte dei innovativi manager.

ANW: Essendo una tecnologia innovativa ha sicuramente importanti vantaggi. Quali sono quelli più rilevanti e aventi un impatto diretto?

Ci sono molti benefici associati al cloud computing, come ad esempio un notevole ritorno
sugli investimenti per quanto riguarda i costi vivi di hardware e di software, una significativa riduzione dei costi IT, di amministrazione e d’infrastruttura, e il miglioramento dei processi di disponibilità applicativa.
Finalmente è possibile superare il vecchio modello aziendale che prevedeva un’infrastruttura complessa, in Data Center ed in ogni sede remota, con costi inevitabilmente elevati.
Cisco opera in questa direzione suggerendo alle aziende di adottare strategie volte a semplificare le infrastrutture IT.
Credo che ogni ambito possa trarre vantaggi dall’utilizzo del cloud computing, l’importante è scegliere il partner giusto. Quello che fa la differenza è l’affidabilità dell’azienda che fornisce il servizio. All’utente devono essere garantite la protezione e la riservatezza dei suoi dati. I rischi legati all’aspetto della sicurezza sono notevoli e in grado di provocare conseguenze molto gravi per un’azienda.

ANW: A livello di mercato, Cisco ha avuto (sta avendo) la risposta che si aspettava? Previsioni?

CISCO: Nella strategia Cisco il cloud computing ha un peso rilevante e crediamo sia necessario aiutare il mercato a sciogliere ogni dubbio e perplessità nei confronti di questa tecnologia e ad adottarla. Non so se questi auspicati cambiamenti avverranno nel 2010, ma speriamo che si creino le basi per un futuro consolidamento di questi sistemi. Parlando di private cloud e di grandi aziende si nota un aumento del loro interesse verso l’esternalizzazione dei servizi IT. Questo avviene soprattutto per una questione di riduzione dei costi che, nel difficile periodo economico, diventa un elemento da non sottovalutare.

AreaNetworking ringrazia Cisco Italia anche per questa collaborazione. Prossimamente verranno affrontati, sempre con la collaborazione diretta di Cisco, ulteriori interessanti temi. Continuate, pertanto, a seguirci.

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