Autore: Dott. Emiliano Bruni, info/at/ebruni_dot_it
Copyright © 2005 Emiliano Bruni
Ultima modifica: 2005/11/28
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Abstract.
Questa documento descrive i passi necessari per liberarsi della linea telefonica Telecom, dalla relativa bolletta e dal fisso bimestrale senza perdere il proprio numero telefonico e continuando a telefonare normalmente con lo stesso telefono ma instradando le telefonate via Internet tramite il sistema Voice over Internet Protocol, VoIP.
VoIP non è Skype®.
Sempre più spesso mi trovo a dover spiegare ad amici e clienti come possano eliminare completamente la bolletta telefonica Telecom utilizzando il VoIP.
La prima cosa che mi sento rispondere è quasi sempre: “ah si, ho già sentito parlare di Skype®“. Per cui mi è d’obbligo una breve premessa: “VoIP non è Skype®“. Ripetiamo tutti insieme: “VoIP non è Skype®“.
Skype® è un software per computer che permette di effettuare una chiamata vocale con altri abbonati Skype® e, tramite un sistema chiamato SkypeOut® eseguire chiamate anche verso abbonati delle linee telefoniche usuali.
Quindi Skype® prevede un computer sempre acceso, un microfono e cuffie collegate al computer e l’utilizzo di tastiera e mouse per iniziare una chiamata oltre ad una connessione di tipo xDSL.
Sarete d’accordo con me che questo non è quello che, nel senso comune, rientra nel termine “effettuare una telefonata”.
Inoltre sebbene Skype® e il suo protocollo di comunicazione siano, tecnicamente parlando, una forma di voice over IP, non voglio annoverare Skype® tra i sistemi VoIP “user-friendly” per una serie di motivi:
- Skype® necessita di un computer per funzionare ed è quindi più complesso da usare di altri sistemi;
- Skype® non è basato su un protocollo aperto ma bensì su un protocollo chiuso e quindi non è possibile conoscere esattamente la sicurezza e il modo in cui la nostra voce viaggia utilizzando questo protocollo;
- Skype® si basa su un concetto di peer-to-peer tra i computer della rete al pari dei software di file sharing tipo Emule e quindi la nostra “telefonata” attraversa i computer di altri utenti Skype® che potrebbero quindi intercettarla;
- le informazioni circa il funzionamento e il flusso dei dati trasferiti da Skype® sono segrete e quindi non è ben chiaro dove la nostra voce vada a finire prima di giungere al destinatario.
Per questo non tratterà di Skype® in questo documento ma solo di quei sistemi VoIP che non necessitano, per funzionare, di un computer ma che funzionano utilizzando il classico telefono di casa.
Da cosa è composto praticamente un sistema VoIP.
Un sistema VoIP è composto sostanzialmente da
- una linea di connettività Internet usualmente di tipo ADSL su cui viaggerà la nostra voce, codificata e compressa da dei software detti codec;
- il router a cui è collegato, da un lato il cavo ADSL e dall’altro la nostra rete ethernet interna;
- un ATA (analog telephone adapter), ossia un adattatore tra la rete ethernet e la rete telefonica usuale.
- Il nostro telefono di casa.
L’ATA è il cuore del sistema VoIP. Consente da un lato di attaccarsi alla rete ethernet avendo un classico connettore femmina RJ-45 su cui quindi collegare il router, dall’altro di attaccare il nostro impianto telefonico standard avendo anche un classico plug telefonico RJ-11.
E’ l’ATA poi che si autentica e dialoga con il server del fornitore del servizio VoIP a cui siamo abbonati, per ottenere la linea, instradare opportunamente le telefonare, rilevare il credito residuo e cosi via. Per identificarci univocamente all’interno del sistema dell’operatore, l’ATA è configurato con un opportuno username e password a noi assegnati.
Dal punto di vista della “casalinga di Voghera”, al telefono utilizzato finora viene “sostituito” lo stesso telefono ossia nulla cambia. Un bel vantaggio rispetto a Skype®.
L’unica cosa che cambia è che, più o meno nascosto da qualche parte, a monte dell’impianto telefonico c’è l’ATA che, invece di instradare la telefonata lungo la vecchia linea telefonica analogica, la manda via Internet al server del fornitore con cui abbiamo fatto l’abbonamento VoIP.
Relativamente al fornitore del servizio VoIP da qui in poi, relativamente alle caratteristiche e ai costi dei servizi VoIP e ADSL farà riferimento alle proposte offerte dalla ditta presso la quale lavoro e in particolare alla offerta SERVIZIOVoIP fermo restando che quanto detto si può applicare nelle linee generali anche ad altre offerte analoghe di altri operatori con caratteristiche equivalenti.
Quali sono i vantaggi del VoIP?
Il VoIP sostituisce in modo trasparente la linea telefonica di casa permettendo di chiamare tutti i numeri di rete fissa e mobile compresi i numeri di emergenza, utilizzando lo stesso apparecchio telefonico.
I costi di una telefonata VoIP sono da 5 a 10 volte più bassi di quelle tradizionali. Per esempio, per le chiamate interurbane Tele2 costa 6 centesimi di euro al minuto, una chiamata VoIP 1,7 quindi il 70% di meno (fonte www.serviziovoip.it 13 novembre 2005). Sulla linea VoIP, come detto, non c’è canone fisso da pagare se non quello della classica linea ADSL ma, ovviamente, la linea ADSL viene utilizzata normalmente anche per la navigazione per cui questo canone è un canone che si avrebbe in ogni caso per avere una connessione a larga banda ad Internet.
Le chiamate intra-VoIP ossia all’interno della rete VoIP di uno stesso operatore sono gratuite, quindi se i due abbonati hanno una connessione VoIP con uno stesso operatore le chiamate tra i due abbonati sono totalmente gratuite.
C’e’ sempre il rovescio della medaglia.
Quali sono gli svantaggi del VoIP? Allo stato attuale della tecnologia non funzionano il fax (tant’è che per questo c’è un protocollo ad-hoc chiamato foIP, fax over IP), e i terminali POS e tutti quei sistemi che tentano di collegarsi via modem come per esempio le connessioni dialup ai vari freenet.
Questa limitazione è dovuta al fatto che l’ATA non riconoscendo le chiamate fax, POS e in generale modem da quelle di voce pura, applica alle prime il codec che, se nel caso della voce, non altera sostanzialmente l’informazione “vocale” della chiamata, nel caso di modulazione-demodulazione di un modem ne distrugge invece completamente la parte informativa.
A parte comunque questa limitazione, in molti casi marginale, il VoIP è quindi sostanzialmente identico alla telefonia analogica tradizionale e, come tale, un buon candidato ad essere il telefono del futuro.
L’enorme vantaggio di poter continuare ad usare il solito apparecchio telefonico permette di evitare il “gap” dovuto all’ingresso di una nuova tecnologia con nuovi strumenti con cui il cittadino deve abituarsi e evita dei costi aggiuntivi che sarebbero invece necessari nel caso dell’introduzione di nuovi apparecchi.
Come si toglie Telecom.
Iniziamo, a questo punto, ad entrare nel vivo del discorso e vedere quali sono i passaggi necessari da effettuare per togliere Telecom, non perdere il numero di telefono attualmente in uso e passare al VoIP.
Consideriamo quindi una famiglia tipo che non ha ancora un collegamento Internet a larga banda ma possiede una linea telefonica tradizionale e un numero di telefono geografico 012 345678.
Avendo una linea telefonica già attiva si potrebbe pensare di attivare l’ADSL su cui poi usare il VoIP su questa stessa linea. La cosa è certamente possibile ma ci impedirebbe poi di eliminare la bolletta telefonica. Se infatti è tecnologicamente possibile attivare l’ADSL su una linea telefonica usuale e poi rimuovere il contratto voce e la relativa bolletta, Telecom non prevede commercialmente questa possibilità nel senso che se si attiva una ADSL su di una linea e poi si tenta di interrompere il servizio di fonia disdicendo il contratto relativo, Telecom rimuove anche il servizio ADSL sebbene i due contratti siano separati.
[Aggiornamento del 28 novembre 2005] E’ notizia di oggi che, con una nota sul proprio sito, Telecom abbia dichiarato che dal 13 dicembre 2005 sarà possibile disdire il servizio di fonia senza che venga disdetto l’eventuale ADSL di un altro operatore già presente sulla linea. In questo caso la linea diventerà automaticamente una linea “ADSL collegamento senza fonia” no-phone. Se questo fosse vero, verrebbe a cadere il discorso di cui sotto relativamente alla necessità di fare un nuovo contratto di una nuova linea no-phone in quanto, all’atto della disdetta delle linea di fonia, la nostra “unica” a questo punto, linea diventerebbe automaticamente no-phone. Ovviamente rimane in piedi tutto il restante discorso. Staremo a vedere se e in che modalità questo risponderà al vero. Ritorniamo al nostro discorso. Occhio che anche in questo caso, la disdetta non va data subito e direttamente ma va seguita la procedura sotto didelegare il fornitore del servizio VoIP alla disdetta della linea di fonia.
Per i nostri scopi è quindi necessario (a meno della nota di aggiornamento di cui sopra) in ogni l’attivazione di una nuova linea. Al costo di € 99, una tantum per l’attivazione, si può ottenere una ADSL su di una nuova linea su cui non è attivo e non è possibile fare fonia tradizionale e su cui passa il solo traffico ADSL.
Quello che accade praticamente, all’acquisto di un contratto no-phone, è che dopo qualche giorno, un omino Telecom viene e installa un nuovo doppino a casa nostra. Viene Telecom perchè è lei ancora l’azienda monopolista per quanto riguarda l’ultimo miglio ossia il pezzo di filo tra casa vostra e la centrale telefonica. Quindi, indipendentemente dall’operatore con cui avete stilato il contratto no-phone, viene Telecom a portare il filo. Ovviamente nessun costo va dovuto all'”omino” in quanto già incluso nelle 99 euro di attivazione che servono appunto a coprire i costi di attivazione della linea.
E’ vero, esistono attualmente altri operatori che, in alcune zone d’Italia possono portare direttamente il filo a casa senza passare per Telecom ma su queste linee poi è possibile mettere l’ADSL solo dello stesso operatore. Per esempio se ho una linea Fastweb posso mettere solo l’ADSL di Fastweb, se posso mettere una linea Albacom posso mettere poi solo una ADSL Albacom. Anzi un amico mi raccontava che lui, avendo Infostrada, un altro operatore che in alcune zone copre l’ultimo miglio, poi non era riuscito neanche ad avere l’ADSL da Infostrada e aveva comunque dovuto prendere una linea no-phone da Telecom.
Invece quella che porta Telecom è una linea per cosi dire “neutra” su cui qualsiasi operatore può attivarvi una ADSL o meglio, al contrario, quando un qualsiasi operatore vuole attivare una ADSL su una linea non-telefonica, Telecom porta quella linea “neutra”.
A questo punto abbiamo un plug identico a quello telefonico (RJ-11) su cui viene attivata l’ADSL dall’operatore con cui abbiamo stilato il contratto VoIP e siamo quindi nella condizione di una linea su cui possiamo fare solo fonia, quella che già avevamo, e su cui paghiamo il canone Telecom e gli scatti relativi alle nostre conversazioni telefoniche e una seconda linea, quella appena installata, su cui paghiamo un canone per il servizio ADSL.
L’operatore è ora pronto ad attivare il servizio VoIP sulla nostra linea ADSL. Ci viene quindi fornito un nuovo numero di telefono, un ATA e uno username e password, interno all’ATA che ci identifica con l’operatore VoIP come l’utente X.
Siamo ora in gradi di fare e ricevere chiamate utilizzando il solo servizio VoIP a patto di aver ricaricato il nostro telefono. Infatti, usualmente, il sistema VoIP funziona con la stessa logica delle schede ricaricabili dei cellulari. Si ricarica un tot di credito tramite una pagina online tipo questa, e si ha quindi a disposizione un tot di credito per le telefonate.
Siamo ora pronti a dire finalmente addio alla “cara vecchia Telecom”.
Tramite l’apposito modulo dedicato al cosi detto servizio di “service provider portability” deleghiamo l’operatore VoIP a disdire, per nostro conto, la vecchia linea telefonica Telecom e al trasferimento del vecchio numero nel nuovo sistema.
Tempo una settimana circa il gioco è fatto. La vecchia linea diventa “muta” e le telefonate al vecchio numero iniziano a essere ricevute sul telefono collegato al VoIP.
Ovviamente questo descritto è il caso più generale. Nel caso, per esempio, non si possieda alcuna linea Telecom è sempre possibile attivare una ADSL su di una linea dati no-phone e successivamente il VoIP. Ovviamente non esiste “number portability” non esistendo un numero a monte da “portare”.
Non resta che gridare a squarciagola: “Addio vecchia Telecom, viva il VoIP”.
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