Le città del terzo millennio stanno attualmente confrontandosi con sfide che richiedono soluzioni intelligenti, traducibili in nuovi servizi per i cittadini.
Le sfide che le città stanno affrontando stanno producendo un forte impatto nella loro economia, competitività, nella loro stessa visione del futuro. Nuove soluzioni sono necessarie per garantire ai cittadini luoghi sicuri, salubri, confortevoli ove vivere, lavorare e spendere il proprio tempo libero.
Questo contenuto fa parte della rubrica TechnologyBIZ, l’appuntamento riservato all’ICT e all’Innovazione.
La terza edizione è in programma martedì 8 e mercoledì 9 novembre al Bagnoli Hub, via Diocleziano 341, Napoli.
Rivolto al mondo business, TechnologyBIZ risponde alla forte domanda di innovazione attraverso ICT complessa che arriva dalle imprese pubbliche e private del Mezzogiorno.
Il contesto
Una visione moderna delle aree metropolitane le mostra come ecosistemi urbani oggetto di grandi trasformazioni sociali (si pensi al fenomeno della concentrazione delle popolazioni nelle città), sottoposte a significativi cambiamenti economici e tecnologici attribuibili alla globalizzazione ed ai processi di integrazione. Proprio grazie allo sviluppo ed alla crescita in termini di dimensioni e popolazione le città stanno acquisendo un ruolo politico, economico e tecnologico considerevolmente più competitivo e centrale. Dal punto di vista economico stanno diventando il fulcro di una società integrata, centrata sui servizi che sono in grado di offrire. Politicamente acquisiscono sempre maggiore influenza, e con questa sempre maggiori responsabilità. Infine, i progressi in ambito tecnologico e la capacità di ‘assorbire’ l’innovazione, in accordo con la crescita del livello di conoscenza da parte della popolazione urbana, stanno fornendo loro strumenti che permetteranno una sempre maggiore comprensione e controllo sul loro sviluppo e sui servizi offerti.
L’approccio innovativo
Combinare competitività e sviluppo urbano sostenibile è diventata quindi una necessità che tutte le città devono affrontare, con la chiara consapevolezza di quanto ciò abbia forte impatto sulle questioni economiche, sociali, culturali, ambientali legate alla qualità stessa della vita urbana.
Sulla base di queste premesse nasce l’idea della “città intelligente”, intesa come un modello di città basato sulla combinazione di sei principali caratteristiche, economia, mobilità, ambiente, popolazione, governance, vivere, tutte caratterizzate da un adeguato grado di “intelligenza”, intesa come un mix di capacità ed attività che ha come cuore pulsante i cittadini, non più visti come un’audience massificata e standardizzabile, ma piuttosto come singoli individui indipendenti, consapevoli e capaci di utilizzare al meglio il loro potere decisionale.
La visione: Città Digitale 2.0
Se quindi l’approccio sopra descritto prevede la centralità del cittadino nella progressiva trasformazione dei centri urbani in città intelligenti, la visione di Exprivia ha come ulteriore punto chiave l’utilizzo della tecnologia come strumento fondamentale e imprescindibile nella realizzazione di tale modello, partendo dalle infrastrutture già presenti.
Ciò significa concretamente digitalizzare e connettere sistemi in modo da rilevare, catturare e gestire in modalità integrata tutte le informazioni real-time disponibili nel territorio. L’elaborazione e la ridistribuzione delle informazioni consentiranno ai cittadini di fruire di una serie di servizi di assistenza e di informazione in tempo reale attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili, con particolare attenzione agli anziani e alle persone in difficoltà, ma anche ai turisti e agli operatori pubblici e privati.
I servizi proposti vengono quindi offerti attraverso un vero e proprio Assistente Mobile personalizzato, che supporta il cittadino in maniera facile, intuitiva e immediata nella sua ricerca di informazioni in contesti quali la salute, il turismo e l’accesso a servizi pubblici.
Ma l’aspetto innovativo proposto da Exprivia in questa visione di “Città Intelligente” risiede nella scelta dell’approccio 2.0. In questo contesto infatti, l’utente non è più una figura passiva o un semplice fruitore di informazioni ma ne diventa il vero protagonista. Questo ruolo, secondo la storica definizione di Tim O’Reilly, si fonde quindi con quello di produttore dell’informazione stessa, acquisendo una connotazione collaborativa che rende l’utente un vero e proprio creatore e diffusore di informazione arricchita, valorizzata dal contributo prodotto dal network.
Si pensi, solo a titolo esemplificativo, alla centralità del cittadino quando diventa il fornitore in tempo reale di informazioni sui problemi di traffico in una data zona (ad esempio per la caduta improvvisa di un albero), oppure quando esprime opinioni sull’efficienza dei servizi pubblici attraverso strumenti di misurazione trasparente e diretta (la cosiddetta citizen’s satisfaction). La partecipazione alla vita cittadina in tutti i suoi aspetti assume un ruolo di primo piano e diventa una ‘partecipazione attiva’, ove uomini e macchine sono parte di una infrastruttura collaborativa capace di produrre informazione continuamente aggiornata, elaborabile e velocemente distribuibile sul territorio attraverso gli strumenti più adeguati e innovativi. La nuova Città Digitale 2.0 consentirà di migliorare la qualità della vita urbana mettendo a disposizione servizi finalizzati ad agevolare la quotidianità dei cittadini e, nel caso di anziani o disabili, anche a favorire la loro presenza “attiva” nella vita sociale della città dando un significativo contributo alla lotta all’emarginazione dei soggetti più deboli.
Il progetto
Il progetto di Città Digitale 2.0 nelle intenzioni di Exprivia si attua in settori quali la Sanità, la Pubblica Amministrazione ed il Turismo, erogando servizi con l’ausilio di tecnologie per l’ottimizzazione di reti dati e voce, wireless o wired, nuovi servizi basati su integrazioni di sensori, di smartphone, di video-camere e di dispositivi di vario genere. La progettazione e sperimentazione include quindi la realizzazione di :
- reti Wireless convergenti (indoor/outdoor);
- assistenti mobile (rappresentabili con un avatar) per:
- SOS geolocalizzato via comunicazioni OneTouch di emergenza per anziani, turisti, cittadini;
- sistemi vocali / pochi touch per l’individuazione di uffici pubblici più vicini, farmacie ecc., ma anche per richieste di informazioni personalizzate su procedure, eventi pubblici ecc.;
- liste di attesa e prenotazioni sanitarie, aggancio a call center CUP con integrazione di notifiche e scelte successive;
- micropagamenti (ticket e altro);
- farmacie aperte e servizi sanitari “intorno a me”;
- individuazione e connessione con network di persone amiche geograficamente vicine, per favorire la comunicazione e la collaborazione di anziani e disabili in reti sociali facilmente accessibili.
ed in ambito strettamente sanitario:
- medici / specialisti disponibili in real time per il teleconsulto;
- accesso ad informazioni sanitarie online, tramite integrazione di sistemi esistenti;
- monitoraggio in tempo reale di parametri fisici vitali;
- supporto alla cura domiciliare (tracciabilità della cura, memo su farmaci e visite);
- accesso a Social Network di pazienti (stessa patologia, stesso medico, …).
- servizi di alerting e notifica personalizzata basati sull’integrazione di reti di sensori già disponibili (Web Cam, RFID, sensori di inquinamento, temperatura, umidità) in ambito Infomobilità, Ambiente, Turismo;
- integrazioni di tecnologie 2DBarcode su monumenti, beni culturali, per il delivery di informazioni personalizzate e verticalizzate sul tema selezionato.
Il radicamento sul territorio pugliese di Exprivia e l’approfondita conoscenza delle infrastrutture tecnologiche presenti in loco ha determinato la scelta di proporre un primo progetto pilota per una nuova Città Digitale 2.0 localizzato proprio nella Regione Puglia, in quanto capace di sintetizzare esigenze complesse, aventi carattere di sistema ma anche fortemente identificabili nella spinta verso la modernità e l’innovazione che questa regione del Sud sta manifestando oramai da qualche anno.
Lavorare per rendere le città, piccole e grandi, interconnesse, intelligenti e tecnologicamente avanzate significa riconoscere che la sfida comune di realizzare un pianeta ‘più intelligente’ deve necessariamente passare attraverso la realizzazione di città sostenibili.