Cosa si intende per Digital Divide?
È letteralmente una “separazione digitale”, quindi una condizione che si verifica tra chi ha accesso alle tecnologie digitali e chi no.
Da decenni la trasformazione digitale è una priorità per le aziende.
Chi non si trasforma, non cavalca le nuove tecnologie e non riesce ad innovare, corre il rischio di restare indietro rispetto al mercato e di non poter offrire ai propri clienti servizi evoluti efficaci ed efficienti.
Qualunque sia il settore di appartenenza di un’azienda, oggi, il digitale deve far parte dell’infrastruttura strategica dell’organizzazione, sia per quanto riguarda i processi interni, sia per quanto riguarda le relazioni con fornitori, istituzioni e clienti.
Se qualche decennio fa il digital divide distingueva chi aveva una connessione e quindi un semplice accesso ad Internet e chi no, oggi le esigenze sono evolute, non basta più un modem e una linea!
“Il mondo degli operatori partito dagli anni ’90 è ormai maturo. Le richieste delle aziende sono cambiate negli ultimi anni. L’obbiettivo di oggi è soddisfare l’esigenza di banda e fibra, per contrastare e ridurre il fenomeno del Digital Divide in Italia.
Prima le aziende chiedevano un semplice tubo per navigare. Adesso, le loro richieste sono 3:
– Un’Azienda Partner che si occupi delle loro reti e che disegni l’architettura su misura delle loro esigenze;
– Gli strumenti adeguati per dare continuità alla connettività;
– La sicurezza: non possiamo non pensare proattivamente.
La pandemia e la concorrenza hanno accelerato il processo di copertura del paese, ma non è ancora sufficiente.
Il Digital Divide esiste ancora, esistono delle aree dove non c’è la fibra veloce e occorre velocizzare per portarla.
Questa è la sfida degli operatori e delle istituzioni.
E’ necessario che l’Italia abbia la giusta connettività per soddisfare le esigenze di business”, spiega Alessandra Sponchiado, General Manager di TWT, durante l’evento Internet Governance Forum Italia – IGF, tenutosi ad Ancona lo scorso 18 novembre (segui qui l’intero intervento).
Il mercato richiede da un lato servizi sempre più avanzati ed avari dal punto di vista della banda necessaria e della qualità della connessione, a cui si aggiunge la necessità di mantenere un elevato livello di sicurezza e protezione dei dati (pensate agli scenari di smartworking, collaboration o ai servizi di comunicazione VoIP).
I governi lo sanno, a livello mondiale stanno spingendo per la diffusione delle infrastrutture che sono alla base dei processi di trasformazione digitale, infrastrutture necessarie per ridurre e colmare il digital divide.
In Italia il piano ha un nome preciso: PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (leggi qui il nostro articolo), dove è indicata la Strategia Nazionale per uno dei principali piani di “digitalizzazione”, ossia la Banda Ultra Larga – “Verso la Gigabit Society” a cui sono state dedicate il 27% delle risorse pari a 6,7 MLD di euro
Quale sarà il prossimo passo? Certo è che, con il diffondersi delle infrastrutture tecnologiche moderne, sempre più aziende, da aree sempre più ampie, potranno fornire servizi innovativi innescando così un circolo virtuoso che contribuirà a rivoluzionare il modo di lavorare aumentando la qualità del lavoro stesso e dei servizi per gli utenti.
Per agevolare ciò, TWT è in prima linea nel percorso di digitalizzazione delle PMI offrendo un’ampia gamma di soluzioni “su misura” che includono connettività, servizi cloud, voce e data center, per fornire alle aziende l’infrastruttura di accesso e i servizi fondamentali per perseguire il percorso di digital transformation.