sabato, Dicembre 21, 2024

Il futuro delle PMI appeso… a una “nuvola”

 

 

L’azienda scaligera Maxfone Spa prosegue l’azione di sensibilizzazione delle imprese ai servizi in cloud computing.

L’ad Paolo Errico: «In attesa dell’ultra larga banda, è possibile accedere al cloud con tecnologie di connettività ibride, abbattendo i costi aziendali e liberando energie per incrementare il proprio business» 

Villfranca di Verona, 02 luglio 2012 – Sempre un passo avanti nell’offerta di soluzioni innovative e personalizzate per aziende, pubbliche amministrazioni, OLO e ISP, Maxfone Spa (Solution Company specializzata in servizi Telco, Cloud e Media) è oggi impegnata in una decisa azione di sensibilizzazione delle imprese – soprattutto Pmi – verso soluzioni ICT in modalità cloud computing.

 «Già da tempo sono pronte “macchine” con elevate prestazioni» spiega Paolo Errico, amministratore delegato dell’azienda di Villafranca (VR). «Ciò che manca sono le autostrade sulle quali lanciarle, ovvero quelle infrastrutture necessarie a utilizzare al meglio i servizi di accesso alla cosiddetta “nuvola” (cloud)».

 In attesa che i grandi player si decidano a investire nell’ultra larga banda, quale corsia preferenziale per l’applicazione di soluzioni di alta performance come quelle cloud, gli operatori locali non possono stare a guardare, ma devono  andare incontro alle imprese, ancora arenate nelle maglie della crisi, con proposte alternative e strategiche. Consapevole di ciò, Maxfone, principale promotore di un progetto di partecipazione agli investimenti nazionali per lo sviluppo della fibra ottica in Italia (denominato FOS Spa), sta altresì puntando su infrastrutture alternative all’ultra larga banda che consentano alle aziende di adottare soluzioni ugualmente strategiche per la propria crescita.

I ritardi infrastrutturali, pertanto, non possono più costituire un pretesto per rimandare l’appuntamento con i sistemi di virtualizzazione. Oggi il cloud (tecnicamente, l’insieme di tecnologie che permettono, sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare, elaborare dati tramite l’utilizzo di risorse hardware e software distribuite e virtualizzate in rete), non è più una strategia, ma “la” strategia, «l’unica che può permettere al contempo di abbattere i costi aziendali – liberando energie utili per gli investimenti nel proprio core business- e garantire scalabilità in funzione della necessità, sicurezza e continuità di servizio», sottolinea Errico.

«Con il cloud l’azienda può contare su un secondo data center (esterno all’azienda) in cui salvare le informazioni, anche di fronte a situazioni di forza maggiore (business continuity, disaster recoverey, ecc.) e mutare le voci di bilancio in costi di servizio (come tali scaricabili)». Le risorse IT dell’azienda possono essere portate in toto (cloud pubblico) o in parte (cloud ibrido) in un ambiente esterno dove vengono gestiti tutti i servizi, sgravando l’azienda da pensieri e costi di manutenzione (per obsolescenza tecnologica del proprio server), di licenza, di ampliamento di spazi per l’archiviazione dati, di backup.

Maxfone è pronta da tempo ad accompagnare i suoi clienti nella “nuvola informatica”, mettendo a punto soluzioni dedicate e studiate per l’acquisizione di valore aggiunto. Ma occorre una costante campagna informativa e di sensibilizzazione per chiarire i vantaggi di questa scelta e le attuali opportunità di realizzarla anche in assenza di infrastrutture più performanti. 

 «L’ultra larga banda resta comunque una lacuna da sanare» precisa Errico «in quanto fattore abilitante non solo dell’economia, ma soprattutto dell’innovazione e della competitività». È l’autostrada telematica che permetterà alle aziende di accedere a servizi di alto livello, come quelli che Maxfone ha già fornito a realtà del territorio scaligero (es.: Albarelli Srl, Adawen Srl, USI Italia Srl) utilizzando le coperture infrastrutturali esistenti e garantendo, dove la qualità del rame è ancora buona, servizi di interconnettività fino a 50 Mb/s con alta performance.

In uno scenario in cui la maggior parte degli operatori non è in grado di investire nella fibra ottica (vuoi per gli ingenti investimenti che essa comporta in alcune aree, vuoi per il quadro normativo poco chiaro in merito agli interventi da eseguire nel sottosuolo), Maxfone Spa si pone come apripista di un processo evolutivo urgente fornendo una risposta immediata a quella che oggi deve costituire una priorità per le Pmi. «Con un buon compromesso tra varie tecnologie, oggi possiamo infatti garantire un’alta velocità in grado di assicurare l’accesso al cloud computing. Alcune aziende ne sono già consapevoli ma sono ancora molte quelle con cui potremmo sviluppare dei progetti dedicati».

In attesa di una maggior presa di coscienza sull’utilità della banda ultra veloce, dunque, con Maxfone sempre più Pmi della provincia scaligera, ma non solo, stanno comprendendo che l’accesso alla nuvola rappresenta quel salto di qualità non più rimandabile che garantisce sin da subito competitività contribuendo, inoltre, alla crescita del Pil di almeno 1, 5%».

«A molte aziende stiamo portando la fibra utilizzando modalità che richiedono un costo più alto rispetto al cablaggio dell’intera zona (modalità di tecnologie miste), ma i tempi ci chiedono interventi immediati» aggiunge Errico. Pur essendo ufficialmente riconosciuta come operatore di fibra ottica Maxfone è dunque orientata ad adottare contestualmente diverse tecnologie di connettività (quindi anche collegamenti in rame e/o wireless). «Il nostro cliente tipo può così usufruire di un supporto infrastrutturale che garantisca massima copertura e performance dei servizi».

«È tuttavia bene precisare che l’ultra larga banda sarà importante non tanto per l’alta velocità quanto per la sua funzionalità rispetto ai servizi cloud» conclude Errico. Ma in attesa delle autostrade del futuro, Maxfone è pronta a garantire supporti fisici altrettanto idonei a veicolare soluzioni veloci e sicure.

Maxfone

E’ il primo ISP italiano attivo nei segmenti Business e Wholesale della ICT (Information and Communication Technology), che riveste anche il ruolo di operatore telefonico in seguito ad autorizzazione ministeriale.Fondata a Villafranca di Verona nel 2008 e divenuta Srl nel 2010, l’azienda impiega dieci persone (soci, dipendenti e collaboratori) tutte dedite a realizzare la vera mission di Maxfone: plasmare la comunicazione in tutte le sue forme e declinazioni, per soddisfare le più eterogenee esigenze dei clienti con soluzioni disegnate su misura. La vasta gamma di servizi di connessione e la specializzazione continua in servizi ad alto valore aggiunto per le aziende rappresentano il core business di Maxfone.Il controllo sull’intera filiera è il principale plus aziendale: dalla consulenza alla proposta dell’offerta, tutto è sviluppato internamente per garantire massima sicurezza e affidabilità. La consulenza copre, inoltre, ogni istante del rapporto con il cliente, al fine di mantenere sempre un filo diretto, ulteriormente alimentato dalla presenza di Maxfone sui più conosciuti social network per un’interazione costante.

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Ha collaborato Francesca Saglimbeni

 

 

 

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