giovedì, Novembre 21, 2024

Italiani all’estero nel settore ICT: dalla Francia Andrea Di Muzio

Federico Lagni
Federico Lagnihttps://www.areanetworking.it
Appassionato di innovazione in tutte le sue forme, è fondatore e CEO di AreaNetworking.it, uno dei maggiori punti di riferimento online del settore ICT. E' anche fondatore ed Event Director di alcune importanti conferenze, come Crypto Coinference, la più importante conferenza dedicata alle criptovalute e la blockchain, e il GDPR Day, una conferenza molto verticale dedicata appunto al GDPR ed alla Data Protection. Inoltre, è fondatore e Presidente di Tesla Club Italy, il primo club Tesla italiano e tra i primissimi al mondo. Al tempo stesso, è anche fondatore e CEO di Enerev, la prima azienda italiana specializzata nel noleggio a breve termine di auto Tesla, nonché società di formazione e di riferimento per diverse soluzioni dedicate alla mobilità elettrica. Partecipa ad eventi e conferenze come speaker e formatore.

AreaNetworking ha intervistato Andrea Di Muzio.

Andrea Di Muzio
Andrea Di Muzio

ANW: ‏In che città vivi e lavori attualmente‭?
ADM: Vivo ad Antibes e lavoro a Sophia Antipolis, Francia.

ANW:In quale azienda lavori e con che ruolo‭? ‬Di cosa ti occupi‭?
ADM: Castify Networks, Software project manager. Mi occupo di soluzioni di content distribution su WAN.

ANW: ‏Da quanto sei all’estero‭?
ADM: Quasi 9 anni.

ANW: Avevi già avuto esperienze di vita all’estero‭?
ADM: Più o meno… avevo fatto diverse vacanze studio in Inghilterra.

ANW: Cosa ti ha spinto a migrare‭?
ADM: Lo spirito d’avventura, la voglia di mettermi alla prova, lo stipendio… più o meno in questo ordine.

ANW: Hai subito uno sconvolgimento delle tue abitudini‭?
ADM: Totale. Ho dovuto imparare da zero una nuova lingua, nuove abitudini. Ma direi più nella vita di tutti i giorni che non in ambito lavorativo.

ANW:Dal punto di vista culturale e sociale,‭ ‬quali cambiamenti hai constatato‭?
ADM: Anche se la Francia e l’Italia sono molto vicine, ci sono comunque delle differenze culturali molto grandi. Una delle differenze più grandi è la coabitazione nella mia zona di tante culture e nazionalità diverse, completamente integrate ma allo stesso tempo ognuna fiera delle sue origini e del valore che può portare agli altri.

ANW: Quanto difficoltoso è stato il tuo ambientamento‭?
ADM: Molto, il primo anno é stato molto duro, principalmente a causa della lingua. Trasferirsi in Francia senza parlare una parola di francese è un’esperienza che non consiglio a nessuno. Il fatto di non parlare la lingua mi ha messo spesso e volentieri in difficoltà anche nelle cose più banali quali comprare il pane o trovare un appartamento in affitto.

ANW:Quale considerazione c’è degli italiani e in generale dell’Italia nel paese in cui ti trovi‭?
ADM: Purtroppo non lusinghiera. Alla base direi che il 50% delle persone ama l’Italia e gli italiani, il 50% ne farebbe volentieri a meno. Certo c’entra il calcio, ma anche l’avere a che fare con un certo tipo di turismo semi snob che fa vergognare anche me di condividere con certa gente le mie origini. La “cosa pubblica” italiana non aiuta di certo la situazione… sempre più spesso quando arrivano notizie sull’Italia sembrano delle barzellette.

ANW: Visto il‭ ‬periodo:‭ ‬quanto si è sentita la crisi economica nel tuo paese‭? ‬Quali cambiamenti ha‭ ‬apportato‭?
ADM: Si sta sentendo soprattutto in questi ultimi mesi. Rispetto ad altri posti si è sentita in maniera pacata, ma anche qui diverse aziende hanno chiuso o ridotto il personale. Il cambiamento maggiore sono sicuramente i prezzi che stanno scendendo su alcuni beni primari… benzina e casa in testa.

ANW: Dal punto di vista professionale,‭ ‬quali differenze hai potuto notare rispetto all’Italia‭?
ADM: Non sono in grado di dare una risposta completa. La mia esperienza lavorativa in Italia è stata molto limitata. Di sicuro c’è una grossa differenza (per sentito dire) sulle condizioni economiche offerte al personale IT, sia a livello di condizioni contrattuali che di stipendio.

ANW: Come descriveresti il processo di selezione ed assunzione nel paese in cui ti trovi‭?
ADM:Dipende moltissimo dall’azienda. Grosse aziende si rivolgono a società specializzate in selezione del personale, piccole aziende investono il loro tempo nella scelta della persona giusta.

ANW: Sei laureato‭?
ADM: Si.

ANW: ‏In Italia si parla spesso di cervelli in fuga.‭ ‬E‭’ ‬presente anche all’estero questo fenomeno‭? ‬In quali proporzioni‭?
ADM: Dove mi trovo io no.

ANW:A livello quantitativo,‭ ‬com’è la richiesta di lavoro rispetto all’Italia‭? ‬Cosa si ricerca maggiormente‭?
ADM: Sinceramente non ho idea. Direi che la ricerca avviene tramite passa parola, siti internet specializzati, contatti diretti con le aziende o contatti con società di servizio.

ANW: Da quanto hai potuto vedere,‭ ‬qual è la forma di rapporto lavorativo più diffuso‭? (‬Dipendente,‭ ‬freelance,‭ ‬contratti a tempo determinato,‭ ‬etc‭)‬.
ADM: Dipendente.

ANW: ‏Come rapporti la retribuzione rispetto a quella italiana‭? ‬Quali differenze ci sono‭? ‬E‭’ ‬effettivamente più alta‭?
ADM: L’ultima volta che ho controllato, circa un anno fa, la differenza arrivava ad essere il doppio per alcuni profili. In generale direi una volta e mezzo.

ANW: Qual è il tenore di vita‭? ‬Cambia effettivamente il costo della vita e di quanto‭?
ADM: Alto, molto alto. Il costo della vita è ormai molto simile tra Francia e Italia. Quando sono arrivato, prima dell’euro, c’era una differenza del 30-40% a favore dell’Italia. Attualmente per molte cose la Francia é meno cara.

ANW: ‏Come funziona la tassazione‭? ‬Com’è la pressione fiscale‭?
ADM: Le imposte sul reddito sono calcolate su base annua e non vengono detratte dallo stipendio, ma pagate direttamente dal contribuente allo stato. Il pagamento può essere fatto mensilmente, trimestralmente o annualmente. La pressione fiscale nel suo totale (trattenute + imposta sul reddito) é sullo stesso livello di quella italiana.

ANW: Cosa non ti manca dell’Italia‭?
ADM: Le istituzioni, l’inefficenza delle strutture pubbliche, la politica, la televisione. Ce ne sarebbero tante altre da aggiungere…

ANW: Cosa,‭ ‬invece,‭ ‬ti manca dell’Italia‭?
ADM: Ovviamente gli amici, la famiglia, i luoghi della mia infanzia. Andare al bar per cappuccino e cornetto la mattina.

ANW:E‭’ ‬una scelta permanente o ritieni che un giorno tornerai nel bel paese‭?
ADM: Penso che un giorno rientreró… ma non prima della pensione. :-)

ANW: ‏Cosa ti senti di dire a chi vorrebbe compiere la tua stessa scelta‭? ‬Quali caratteristiche sono necessarie al fine di affrontare al meglio questo cambiamento‭?
ADM: “Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che lascia non sa quello che trova”. Io sono partito perché la strada vecchia la conoscevo bene e non mi piaceva. Non sapevo cosa avrei trovato ma ero ben contento di lasciare quello che conoscevo. Se siete nella stessa situazione siete pronti.

La caratteristica principale é l’entusiasmo e la voglia di imparare sempre in ogni momento. Trasferirsi all’estero é per certi versi come tornare bambini, ogni cosa è nuova e va imparata, compresa e capita. Serve anche tanto senso di adattamento, per quanto vi possiate sentire integrati e ben accetti, sarete sempre ospiti in casa altrui: da buoni ospiti dovete sempre accettare e rispettare le regole del padrone di casa.

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