giovedì, Novembre 21, 2024

Italiani all’estero nel settore ICT: dalla Repubblica Ceca Marco Campagna

Federico Lagni
Federico Lagnihttps://www.areanetworking.it
Appassionato di innovazione in tutte le sue forme, è fondatore e CEO di AreaNetworking.it, uno dei maggiori punti di riferimento online del settore ICT. E' anche fondatore ed Event Director di alcune importanti conferenze, come Crypto Coinference, la più importante conferenza dedicata alle criptovalute e la blockchain, e il GDPR Day, una conferenza molto verticale dedicata appunto al GDPR ed alla Data Protection. Inoltre, è fondatore e Presidente di Tesla Club Italy, il primo club Tesla italiano e tra i primissimi al mondo. Al tempo stesso, è anche fondatore e CEO di Enerev, la prima azienda italiana specializzata nel noleggio a breve termine di auto Tesla, nonché società di formazione e di riferimento per diverse soluzioni dedicate alla mobilità elettrica. Partecipa ad eventi e conferenze come speaker e formatore.

Ritorniamo con la rubrica “Italiani all’estero nel settore ICT“. Nella precedente intervista avevamo toccato la Danimarca con Paolo Burelli. Questa, invece, è la volta della Repubblica Ceca che grazie a Marco Campagna possiamo conoscere più da vicino.

ANW: In che città vivi e lavori attualmente?
MC: Vivo e lavoro a Brno, la seconda città della Repubblica Ceca… una città meravigliosa dove la vita scorre tranquilla, la gente è cordiale e i divertimenti non mancano!

ANW: In quale azienda lavori e con che ruolo? Di cosa ti occupi?
MC: Sono Network Specialist per NSC Global, gold partner di CISCO, che a Brno cura un team per AT&T e mi occupo prevalentemente del segmento di accesso all’MPLS.
Gestisco problematiche di routing, di QoS, di VPN tra sedi di clienti in giro per il mondo, ma il carico di lavoro principale arriva dagli USA.

ANW: Da quanto sei all’estero?
MC: Un anno tra qualche settimana ed è volato!

ANW: Avevi già avuto esperienze di vita all’estero?
MC: No. Questa è la prima.

ANW: Cosa ti ha spinto a migrare?
MC: Ho lavorato quasi 3 anni in Italia prima di ricevere questa offerta per la Repubblica Ceca.
Non mi trovavo male, ma lavorando con P.IVA, nell’ultimo periodo le tasse erano diventate insopportabili, il lavoro cominciava ad annoiarmi e la vita nelle grandi città italiane è troppo stressante per farlo tutta la vita, quindi ho accettato l’offerta perché volevo rimettermi in gioco e finalmente fare un’esperienza all’estero.

ANW: Hai subito uno sconvolgimento delle tue abitudini?
MC: Non proprio. Lavoro in turni di 12 ore sia di giorno che di notte, ma ho molto tempo libero per me.
La città è piccola e ben organizzata, ci si sposta facilmente con i mezzi pubblici, in 15-20 minuti si arriva dappertutto e ho riscoperto la bellezza di muovermi a piedi senza il vincolo dell’automobile.

ANW: Dal punto di vista culturale e sociale, quali cambiamenti hai constatato?
MC: Occorre essere predisposti al cambiamento, imparare ad apprezzare le differenze culturali e le tradizioni dei posti dove si va a
vivere per arricchirsi reciprocamente.
Dal punto di vista culturale e sociale ci sono sicuramente molte differenze con l’Italia.
I Cechi sono persone semplici a cui piace molto la vita all’aria aperta a diretto contatto con la natura. Il tempo libero lo passano a fare sport e lunghe passeggiate in boschi sterminati che stanno a ridosso delle città.
Dopo il lavoro si ritrovano in pub, birrerie e vinoteche dove chiacchierano tra amici e colleghi in un via vai di boccali di birra.

ANW: Quanto difficoltoso è stato il tuo ambientamento?
MC: L’impatto con la lingua è sicuramente la difficoltà principale, non tutti parlano Inglese, solo i iù giovani, ma i Cechi sono in generale persone cordiali che provano in tutti i modi a venirti incontro ed aiutarti.
Esistono dei meeting in lingue straniere, italiano compreso, dove si possono fare le prime amicizie. Questo mi ha aiutato molto nei primi mesi.

ANW: Quale considerazione c’è degli italiani e in generale dell’Italia nel paese in cui ti trovi?
MC: I Cechi amano l’Italia e gli Italiani in generale. Ci invidiano la cultura, l’arte, la storia, il mare, il clima e soprattutto i sapori. Non è per niente difficile infatti trovare cibo italiano.
L’Italiano e la cultura italiana alcuni la studiano anche nelle scuole, e nelle Università.
Purtroppo però i film che esportiamo ci dipingono come il Paese della mafia e della corruzione e la politica degli ultimi decenni non ha di certo aiutato a migliorare la situazione.

ANW: Visto il periodo: quanto si è sentita la crisi economica nel tuo paese? Quali cambiamenti ha apportato?
MC: Non riesco ancora a fare una buona analisi di questo problema per via della lingua, ma sembra che anche se presente la crisi non abbia fatto i danni che abbiamo visto in Italia.
La Repubblica Ceca è in crescita, trovare lavoro soprattutto nell’IT è molto facile e molte multinazionali del settore stanno aprendo qui.

ANW: Dal punto di vista professionale, quali differenze hai potuto notare rispetto all’Italia?
MC: La considerazione che l’azienda ha delle persone che la compongono è diversa che in Italia, si lavora per vivere e non vivere per
lavorare.
L’orario lavorativo viene rispettato, ci si basa molto sui risultati raggiunti da ognuno e si valorizzano le persone per quello che sono in grado di offrire. Si collabora molto all’interno dei team, ci si aiuta reciprocamente e si sente la voglia di crescita professionale di ognuno di noi.

ANW: Come descriveresti il processo di selezione ed assunzione nel paese in cui ti trovi?
MC: Per quanto riguarda il settore IT, solitamente, si accede al processo di selezione tramite referenza di un altro impiegato che
sottopone il CV alle Risorse Umane.
Se il CV è valido vieni sottoposto ad una prima intervista conoscitiva e ti viene fatta una proposta, se accetti vieni contattato per
il colloquio tecnico. Superato quello il gioco è fatto! Qualche mese di prova e poi tempo indeterminato.

ANW: Sei laureato?
MC: Non ancora, ma conto di finirla per me. Per quanto riguarda il lavoro non c’è nessuna disparità di trattamento tra i laureati e i non
laureati, l’importante che dimostri di avere le competenze.

ANW: In Italia si parla spesso di cervelli in fuga. E’ presente anche all’estero questo fenomeno? In quali proporzioni?
MC: Anche in Repubblica Ceca c’è qualcuno che va via per lavoro, ma solo per trovare qualcosa di veramente allettante, non di certo per necessità come ultimamente avviene in Italia. E’ un paese in crescita, al momento c’è posto per tutti.

ANW: A livello quantitativo, com’è la richiesta di lavoro rispetto all’Italia? Cosa si ricerca maggiormente?
MC: Non conosco lo stato di salute di altri settori, ma per l’IT è un periodo florido in Repubblica Ceca.
C’è un fiorire di società di Software e Networking di piccole e grandi dimensioni.
Molte multinazionali stanno aprendo qui e sono in cerca di Network Specialist, di Software Engineer, di Web Programmer, di Linux Specialist e molti Techinical Support che sappiano parlare più lingue europee compreso l’italiano. Solo per fare dei nomi a Brno ci sono AT&T, IBM, Motorola, RedHat, Infosys, Honeywell, AVG, Solarwind e tante altre…

ANW: Da quanto hai potuto vedere, qual è la forma di rapporto lavorativo più diffuso?
(Dipendente, freelance, contratti a tempo determinato, etc).

MC: La forma di contratto prevalentemente proposto è a tempo indeterminato con un periodo di prova che va dai 3 ai 6 mesi.

ANW: Come rapporti la retribuzione rispetto a quella italiana? Quali differenze ci sono? E’ effettivamente più alta?
MC: La retribuzione è più o meno la stessa di quella che si percepisce per lo stesso lavoro in Italia, a volte anche qualcosa in meno,
ma qui vale molto più che in Italia.

ANW: Qual è il tenore di vita? Cambia effettivamente il costo della vita e di quanto?
MC: Il costo della vita è in generale più basso che in Italia. Affitti, spesa, divertimenti, trasporti e sanità costano molto meno che in
Italia, mentre per quanto riguarda prodotti di elettronica e vestiario il prezzo è praticamente lo stesso che in Italia.

ANW: Come funziona la tassazione? Com’è la pressione fiscale?
MC: Avendo lavorato con P.IVA qui la tassazione sembra inesistente al confronto.
Comunque anche la Repubblica Ceca è coinvolta nella crisi come gran parte dell’Europa e la pressione fiscale è salita negli ultimi anni, ma si mantieneca livelli ragionevoli, abbondantemente sotto il 30%.

ANW: Cosa non ti manca dell’Italia?
MC: Non mi manca il caos delle nostre città, il traffico, lo smog, la vita frenetica, la burocrazia infinita, l’indifferenza della gente, la
superficialità e la non professionalità che trovi negli uffici, il dover per forza prendere l’auto per muoversi, e…potrei continuare.

ANW: Cosa, invece, ti manca dell’Italia?
MC: Mi manca il sentirmi parte attiva della comunità.
In Italia ero impegnato nel sociale, ho fatto il volontario di Protezione Civile per anni, una delle più significative esperienze della
mia vita.
In generale ovviamente mi mancano i miei familiari e i miei amici di sempre, ma ci separano solo poche ore di volo e vado spesso a trovarli.

MC: E’ una scelta permanente o ritieni che un giorno tornerai nel bel paese?
MC: Allo stato attuale non penso di tornare indietro, mi piacerebbe che le cose in Italia cambiassero in futuro, non tanto per me, ma
per le nuove generazioni. Abbiamo dei posti magnifici in Italia ed è un peccato doverli lasciare per mancanza di lavoro e per politiche scellerate.

ANW: Cosa ti senti di dire a chi vorrebbe compiere la tua stessa scelta? Quali caratteristiche sono necessarie al fine di affrontare al meglio questo cambiamento?
MC: Se si ha la voglia di conoscere posti nuovi, mentalità diverse, predisposizione al cambiamento e non si ha paura di mettersi in gioco, allora partite e se proprio non dovreste trovarvi bene potete sempre tornare indietro. L’esperienza all’estero dovrebbe essere ancora ben vista anche in Italia.

ANW: Molte grazie Marco.
MC: Grazie anche a voi!

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