AreaNetworking ha intervistato Nicola Novello, proseguendo nell’iniziativa della Rubrica “Italiani all’estero nel settore ICT“.
ANW: In che città vivi e lavori attualmente?
NN:Attualmente vivo e lavoro a Darmstadt vicino a Francoforte in Germania.
ANW: In quale azienda lavori e con che ruolo? Di cosa ti occupi?
NN: Lavoro per una azienda del gruppo Finmeccanica in qualità di progettista di reti IP.
ANW: Da quanto sei all’estero?
NN:Quasi due anni.
ANW: Avevi già avuto esperienze di vita all’estero?
NN:Solo brevi soggiorni, ma non mi ero mai trasferito stabilmente in un’altro paese.
ANW: Cosa ti ha spinto a migrare?
NN: Inizialmente il desiderio di fare una esperienza lavorativa all’estero. Adesso rifarei la stessa scelta soprattutto per le migliori opportunità di lavoro che ci sono all’estero.
ANW: Hai subito uno sconvolgimento delle tue abitudini?
NN: Non parlerei di sconvolgimento, ma di una fase di adattamento di circa 6 mesi prima che la nuova realtá diventasse la norma.
ANW: Dal punto di vista culturale e sociale, quali cambiamenti hai constatato?
NN: Una società compatta, moderna e aperta, basata su principi di solidarietà ma al tempo stesso capace di competere nel mercato.
ANW: Quanto difficoltoso è stato il tuo ambientamento?
NN: Relativamente semplice. Il fatto di lavorare in un ambiente multiculturale con persone di diversa nazionalitá di certo agevola l’integrazione.
ANW: Quale considerazione c’è degli italiani e in generale dell’Italia nel paese in cui ti trovi?
NN: Ritengo positività. In genere i tedeschi non hanno una grande avversione contro gli immigrati e una vera politica di immigrazione di certo aiuta. L’opinione dell’Italia come sistema paese é del tutto negativa.
ANW: Visto il periodo: quanto si è sentita la crisi economica nel tuo paese? Quali cambiamenti ha apportato?
NN: Per rimanere competitiva anche la Germania deve adottare delle politiche di rigore che riducono il benessere dei cittadini, ma in generale l’economia in questo momento sta andando bene.
ANW: Dal punto di vista professionale, quali differenze hai potuto notare rispetto all’Italia?
NN:I profili di alto livello sono piú richiesti rispetto all’Italia: un laureato riesce a realizzarsi nel lavoro molto più facilmente che in Italia.
ANW: Come descriveresti il processo di selezione ed assunzione nel paese in cui ti trovi?
NN:Molto dipende dalla singola azienda. Nel mio caso il colloquio per una posizione di esperto IT ha verificato le mie reali competenze tecniche con un colloquio orale e una prova pratica, che alla fine erano dei veri e propri esami. In Italia il colloquio é basato sulla discussione delle tue esperienze precedenti.
ANW: Sei laureato o possiedi particolari titoli di studio istituzionali?
NN: Si, in Ingegneria delle Telecomunicazioni e possiedo la certificazione Cisco CCIE (#22675) in Routing & Switching.
ANW: In Italia si parla spesso di cervelli in fuga. E’ presente anche all’estero questo fenomeno? In quali proporzioni?
NN:Direi di no.
ANW: A livello quantitativo, com’è la richiesta di lavoro rispetto all’Italia? Cosa si ricerca maggiormente?
NN:La richiesta di lavoro in Germania è maggiore rispetto all’Italia sia per ruoli di basso che di alto profilo.
ANW: Quali sono le opportunità per un professionista del settore IT che desidera lavorare in Germania e non conosce ancora la lingua?
NN:In Germania ci sono molte più aziende internazionali che in Italia: è possibile trovare lavoro presso queste aziende dove la lingua ufficiale è l’inglese e la conoscenza della lingua tedesca non è richiesta come è capitato a me. Di certo il numero di opportunità si riduce notevolmente come in Olanda o Belgio.
ANW: Da quanto hai potuto vedere, qual è la forma di rapporto lavorativo più diffuso? (Dipendente, freelance, contratti a tempo determinato, etc).
NN: Dipendente.
ANW: Come rapporti la retribuzione rispetto a quella italiana? Quali differenze ci sono? E’ effettivamente più alta?
NN: La retribuzione é certamente molto piú alta: in alcuni casi può arrivare anche al doppio.
ANW: Qual è il tenore di vita? Cambia effettivamente il costo della vita e di quanto?
NN:Il costo della maggior parte dei beni é paragonabile a quello italiano. Ma la maggiore retribuzione fa incrementare di molto la capacitá di spesa.
ANW: Come funziona la tassazione? Com’è la pressione fiscale?
NN: La tassazione fiscale in Germania è molto alta, ma gli stipendi sono adeguati per avere un buon standard di vita.
ANW: Cosa non ti manca dell’Italia?
NN: L’arretratezza, l’inefficienza e il non rispetto delle regole.
ANW: Cosa, invece, ti manca dell’Italia?
NN:La famiglia, gli amici e il cibo.
ANW: E’ una scelta permanente o ritieni che un giorno tornerai nel bel paese?
NN: Quando mi sono trasferito la prospettiva era di 2 o 3 anni, ma ora è molto piú lunga.
ANW: Cosa ti senti di dire a chi vorrebbe compiere la tua stessa scelta? Quali caratteristiche sono necessarie al fine di affrontare al meglio questo cambiamento?
NN: La maggior parte delle persone che si sono trasferite all’estero non ritornano più in Italia perché la qualità della vita nei paesi del centro nord Europa é più alta.
Per non ritornare in Italia dopo qualche tempo, bisogna pensare a quello che si guadagna facendo questa scelta e non a quello che si perde.
Spesso il livello di conoscenza della lingua inglese dei tecnici italiani è sopravvalutato da loro stessi, ma in realtà non è sufficiente per svolgere in modo efficiente il proprio lavoro all’estero. Mentre alcune aziende sono propense a lasciare del tempo al dipendente per migliorare la lingua, la maggior parte no. Per chi desidera realmente lavorare fuori dell’Italia consiglio di approfondire il più possibile la conoscenza della lingua necessaria già in Italia.
ANW: Grazie Nicola per averci riportato la tua esperienza.
NN:Grazie a voi per la possibilità e per una rubrica di questo tipo.