domenica, Dicembre 22, 2024

Le aree tematiche di SMAU Busines 2009 a Padova

DavideBarbaro
DavideBarbaro
24 anni, diplomato come Tecnico delle Industrie Elettroniche e Telecomunicazioni, è certificato CCNA e CCNA Voice. Attualmente lavora presso un'azienda di telecomunicazioni occupandosi della configurazione di apparati Cisco, HP, Alcatel.

SMAU
SMAU
Uno Smau sui generis, che promette molto ma esportato dalla sua sede naturale (Milano) non convince del tutto.
Lo Smau 2009 organizzato a Padova è stato innanzitutto incentrato sulle seguenti aree tematiche quali:

Gestire in modo integrato le informazioni e i processi attraverso i sistemi gestionali integrati

Nel contesto di mercato attuale, sempre più turbolento e imprevedibile, la PMI necessita di ottimizzare la gestione, i costi, l’efficienza e il controllo aziendale. Le soluzioni gestionali preconfigurate SAP Business All-in-One, di Derga Consulting, sono una concreta risposta in tal senso ed un sicuro vantaggio per le sfide future. Il caso di SAMO S.p.A. è un tangibile esempio. Grazie ad uno strumento all’avanguardia siamo in grado di allineare il modello di business dell’azienda cliente al sistema gestionale SAP armonizzando processi aziendali, organizzazione e sistema informativo.

Supportare le decisioni attraverso le applicazioni di business intelligence

I sistemi di Business Intelligence, sono costituiti da metodologie di analisi, modelli matematici e strumenti software che esplorano i dati per ricavare informazioni e conoscenze utili per prendere decisioni più efficaci e tempestive. Vengono impiegati con crescente successo per supportare strategie di marketing relazionale. In alcuni casi le funzionalità di Business Intelligence si rivolgono alla realizzazione di report e cruscotti per il controllo delle vendite, mentre in altre situazioni si basano su metodologie analitiche di data mining per guidare e ottimizzare le azioni di marketing.

Collaborare e supportare la gestione documentale attraverso le applicazioni Intranet e Web 2.0

Il termine Web 2.0 molto in voga negli ultimi tempi che deriva da una locuzione ben precisa, utilizzata per indicare lo stato di evoluzione di internet rispetto alla condizione precedente.
Tendenzialmente con Web 2.0 parliamo di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente. Dai blog, ai forum alle chat, perciò sistemi come Facebook, che sta avendo un boom e nel 2008 ha registrato un +2700%, ma anche Wikipedia, MySpace, Twitter, WordPress, Gmail, Tripadvisor.
Allo Smau insomma il fenomeno 2.0 è stato ben messo in luce, e complici le tendenze attuali, si è ritagliato una gran fetta di pubblico rispetto al cosiddetto Web 1.0.

Fino agli anni ’90 infatti le attenzioni del consumatore erano ancora rivolte a siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione tra utenti, eccetto la normale navigazione tra le pagine, l’uso delle e-mail o dei motori di ricerca.
Ora la rivoluzione ha totalmente investito il settore e allo Smau 2009 si è palesemente notato che gli operatori del settori hanno compiuto uno step. Sentire parlare di AJAX (Gmail per esempio utilizza largamente questa tecnologia per essere più veloce) o di Adobe Flex, è sinonimo di rivoluzione.

Certamente gli scettici ci sono ancora, ma sono sempre meno. Stiamo parlando di coloro che giudicano il “web 2.0” come un concetto senza un proprio significato. Un semplice termine che permette a molti propositori di convincere gli investitori o i media a recuperare capitali facendo sembrare tutto oro quel che luccica. Perché esiste ancora molta gente che discredita il 2.0 e pensa invece che il progresso passi soltanto da un miglioramento delle tecnologie esistenti. L’equazione “nuovo=migliore” non fa per i cosiddetti scettici che però di fronte a certi cambiamenti epocali non possono confutare alcunché.
Il social commerce per esempio, ovvero l’evoluzione dell’e-commerce in senso interattivo, sta diventando realtà, e allo Smau questa tecnologia che consente una maggiore partecipazione (diretta) all’acquisto via web attraverso blog, forum e vari sistemi di feedback, non è certo passata inosservata.

Applicazioni Web B2C e servizi di marketing online

Marketing e pubblicità sono influenzate da tutto ciò. Si pensi alle moderne campagne di advertising: il fenomeno del viral marketing sta avendo un boom perché permette alle aziende di risparmiare moltissimi soldi generando grazie ad un semplice video su YouTube contatti superiori a quelli che si otterrebbero con un normale spot televisivo. Pubblicità semplici, con scarsi, a volte nulli, costi di produzione, che imperversano su You Tube principalmente ma anche su social network come Facebook o MySpace.

Sembra davvero si stia procedendo verso un orizzonte segnato. La gente necessita di informazioni. Una miriade di informazioni, ed ecco spuntare con la crisi economico finanziaria alcuni casi di vendor che hanno puntato su cellulari di ultima generazione quali Blackberry e iPhone.
Il successo di Blackberry, che fa capo alla multinazionale Rim, è emblematico: hanno incrementato dell’80% le proprie vendite.

Evitare i costi e i danni di una scarsa sicurezza del sistema informativo aziendale

La fame d’informazioni blocca la digestione a coloro che vogliono poter leggere la posta elettronica in ogni dove. O a quelli che necessitano di una navigazione in internet istantanea. Questi cellulari, o smartphone di ultima generazione si rivolgono proprio a tali soggetti (portabilità e navigavibilità sono le parole d’ordine). La domanda è imponente, e i produttori la risposta pian piano la stanno piazzando sul mercato.

Il giudizio dell’utente finale è quello che paga. I commenti dell’utilizzatore sono sacri ed è per questo che le aziende sono sempre più interessate ai forum, ai blog, che sono lo specchio del successo, o dell’insuccesso, di un prodotto. I clienti 2.0 decretano il successo tout court di qualcosa perché ormai le persone non si lasciano più influenzare dalle belle parole che l’azienda veicola con la pubblicità. Il parere delle persone in epoca di web 2.0 è espresso sul web, ed è molto più importante e determinante, non soltanto per i prodotti tecnologici.

L’E-Security è il problema centrale del terzo millennio, come appare evidente dal notevole numero di fatti di cronaca che quotidianamente investono questo settore. Nel mondo istituzionale e in quello aziendale, sia pubblico che privato, non si può prescindere dall’utilizzare il computer e la rete per lo scambio di informazioni, soprattutto attraverso il sistema di posta elettronica. Lo sviluppo tecnologico aiuta a trovare soluzioni avanzate verso una reale e-security, tuttavia al momento appare ancora difficile proteggere sotto il profilo comportamentale lo scambio telematico di informazioni senza, a volte, violare la privacy dei dipendenti. Un caso è la lettura della loro casella di posta elettronica.

Sino ad ora, l’obiettivo principale per l’e-security è stato affidato a soluzioni tecniche; oggi la sicurezza delle informazioni passa anche attraverso l’apporto giuridico che trova, attraverso prassi e regolamenti, la giusta proporzione tra tutela delle informazioni, tutela dei sistemi informatici, tutela della privacy dei dipendenti. Le imprese possono apportare maggiore innovazione ai processi produttivi grazie ad investimenti che non si limitino solo all’area tecnica, ma che riconoscano e sappiano valorizzare anche l’importanza della sfera giuridica, traducendo in maggior valore la loro presenza in un mercato sempre più competitivo, sempre più globale.

Aumentare l’efficienza e la flessibilità dell’architettura IT attraverso tecnologie innovative

Un’ultima riflessione sullo Smau di Padova. A mio parere ogni operatore del settore ha intuito alcune delle ultime tendenze e sta tentando di trasformare la propria realtà più 2.0 possibile. Ma attenzione: le tante belle parole spese sul progresso tecnologico devono essere supportate da una formazione continua e duratura dei dipendenti da parte delle aziende. Il settore ICT in particolare, richiede competenze e tecnici altamente specializzati. Emergere si può. Solo procedendo su questa strada però.
Per concludere la location Padova per una fiera come la Smau 2009 non mi è parsa azzeccatissima. A livello di spazi espositivi non c’è confronto con Milano, più grande a livello di spazi, e forse, anche di contenuti.

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