Introduzione
Assegnare un IP statico ad una scheda di rete sotto un OS GNU/Linux (in tal caso la configurazione è stata eseguita utilizzando una workstation operante con Gnu/Linux Debian Testing).
Iniziamo con il reperire le informazioni che serviranno al nostro scopo:
Acquisiamo i privilegi di root, digitando il comando “su”:
user@debian:~$ su Parola d'ordine:
Inseriamo la password di root e otterremo:
root:/home/user#
Visualizziamo alcune informazioni sull’interfaccia di rete Ethernet:
root:/home/user# ifconfig eth0 Link encap:Ethernet HWaddr 00:10:a8:21:75:4d inet addr:192.168.1.100 Bcast:192.168.1.255 Mask:255.255.255.0 inet6 addr: fe80::210:a7ff:fe20:984d/64 Scope:Link UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1 RX packets:488351 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0 TX packets:736199 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0 collisions:0 txqueuelen:1000 RX bytes:213197935 (203.3 MiB) TX bytes:603722278 (575.7 MiB) Interrupt:18 Base address:0xc800
Da questo output di shell andremo a ricavare le prime tre informazioni che ci serviranno per la configurazione del nostro file:
inet addr:192.168.1.100 <---- questa informazione costituirà la nostra riga address nel file /etc/network/interface Mask:255.255.255.0 <---- questa informazione costituirà la nostra riga netmask nel file /etc/network/interface Bcast:192.168.1.255 <---- questa informazione costituirà la nostra riga broadxast nel file /etc/network/interface
L’ultima informazione che ci serve sapere per poter completare il nostro file di configurazione è la linea “gateway”. Senza percorrere tortuose strade, definiamo subito questo termine come il vostro “router”. Solitamente, di default, gli indirizzi del vostro gateway saranno “192.168.0.1” oppure “192.168.1.1”. Molto spesso, inoltre, nel manuale di istruzioni (sempre da leggere, soprattutto se siete alle prima armi), questo e altri parametri vengono esplicitamente enunciati (nel caso non abbiate disponibilità cartacea del manuale, visitando il sito del produttore del vostro device troverete la documentazione necessaria). In questo caso abbiamo supposto che l’indirizzo del nostro gateway sia “192.168.1.1”.
Adesso andiamo a editare il nostro file di configurazione, eseguendo questa operazione da utente “root”, tramite l’utilizzo di un editor: (in questo caso è stato utilizzato l’editor “nano”):
#: nano /etc/network/interfaces
Editiamo il file in modo che abbia solo le seguenti linee:
# The loopback network interface auto lo iface lo inet loopback # The primary network interface auto eth0 iface eth0 inet static address 192.168.1.100 netmask 255.255.255.0 broadcast 192.168.1.255 gateway 192.168.1.1
NOTA: Apportiamo modifiche solo alla “primary network interface”
Andiamo ora a capire il significato dei termini che abbiamo utilizzato:
"auto" : identifica i device che vengono portati in stato di up al boot del sistema, quando ifup viene eseguito con opzione "-a" "iface" : identifica le interfacce da configurare "inet" : indica che l'interfaccia sarà collegata con una rete IPv4 "static" : indica che l'indirizzo è impostato staticamente
Riavviamo il servizio e ricarichiamo la configurazione (da “root”):
#: /etc/init.d/networking restart
Aggiunta di server DNS
Aggiungere i DNS al file /etc/resolv.conf (operazione eseguita sempre da root):
#: nano /etc/resolv.conf
Inseriamo le seguenti righe:
nameserver X.X.X.X nameserver X.X.X.X
Al posto di X.X.X.X inseriremo i DNS del nostro provider (altra informazione che troveremo avendo accesso al nostro router o sul sito del provider).
Per eventuali chiarimenti e approfondimenti si rimanda ai seguenti manuali:
#: man ifup #: man /etc/network/interface