martedì, Dicembre 3, 2024

Perché gli aggiornamenti del software Cisco non sono gratuiti?

Nicola D'Amato
Nicola D'Amatohttp://www.networkhardware.com
E' laureato in Marketing, oggi e' Account Executive per il piu' grande distributore indipendente al mondo di prodotti Cisco Systems. Dopo qualche anno trascorso in Italia ha continuato la sua esperienza lavorativa nei Paesi Bassi, dove ha sviluppato il mercato italiano per diverse multinazionali. E' un appassionato di programmazione neuro-linguistica e self-development.

Quando si acquista un router Cisco, un normale cisco 1841 per esempio, esso è dotato della versione IP BASE.

Se si desidera eseguire l’upgrade,  passando per esempio da Ip BASE a Enterprise Services, è necessario acquistare il software Cisco dato che un effettuare l’UPGRADE significa ottenere un software completamente nuovo, con un aumento di funzionalità (VoIP, MPLS, etc).

Potremmo quindi paragonare l’IOS al motore di un’automobile, fare un upgrade significherebbe quindi cambiare ad esempio il motore di un’Audi A5 passando da quello benzina 1.8 litri con 160 cv al 3.2 con 265 cv.

Cosa succede però nel caso di un aggiornamento?

Aggiornare il software è ben differente dall’upgrade, in questo caso non si acquistano maggiori funzionalità.

L’aggiornamento viene offerto dal produttore del software per correggere spesso piccoli problemi visto che al contrario dei richiami ufficiali delle case automobilistiche non è per niente costoso.

Toyota probabilmente sognava di poter correggere i problemi delle sue auto in una maniera così semplice come rilasciare una versione aggiornata  di un software scaricabile su internet, dove poi è comunque l’utente a dover far tutto.

Ma cosa succederebbe se Toyota o Fiat si rifiutassero di correggere dei problemi costruttivi in garanzia e obbligassero i clienti ad acquistare una garanzia accessoria anche solo per poter essere inclusi nei richiami ufficiali?

Cisco, a differenza di quasi tutte le aziende software e un numero crescente di fornitori di hardware di rete, non offre aggiornamenti al software senza l’acquisto di SmartNet su ogni dispositivo, quindi anche se si acquista un upgrade software tutto ciò che si ottiene è la versione iniziale, e tutti gli aggiornamenti futuri sono disponibili solo per i clienti SmartNet. E’ chiaro che Cisco forza i clienti all’acquisto di SmartNet, che è infatti una delle sue attività più redditizie.

Ma il punto della mia domanda è che i loro concorrenti cominciano a offrire questi aggiornamenti gratuitamente e il TCO (total cost of ownership)  delle apparecchiature di Cisco contro altri produttori sta cambiando rapidamente in peggio.

Esperti professionisti IT  valutano il TCO delle reti considerando l’investimento per tutta la vita utile delle apparecchiature includendo quindi anche costi per la manutenzione, il consumo di energia e il valore previsto residuo al termine del loro utilizzo.

Cisco in realtà proprio su quest’ultimo punto però vince sui competitors visto che il mercato secondario di Cisco è il più grande rispetto agli altri produttori e questo permette quindi di mantenere alto il valore nel tempo. Ritornando al settore automobilistico questo spiega perchè soprattutto in Europa si preferisce, anche a parità di prezzo, un modello base Mercedes ad una superaccessoriata SsangYong.

Cisco può permettersi di condurre questa politica molto focalizzata sui propri guadagni piuttosto che sulla soddisfazione dei propri clienti per diversi fattori e uno di questi e’ proprio rappresentato dai tanti fedelissimi tecnici certificati.

Per un’azienda cambiare produttore e ritrovarsi con tecnici che non hanno conoscenze sul nuovo brand significherebbe un disastro dovuto ai tempi di implementazione e addestramento.

Tuttavia non sarebbe un errore considerare le alternative possibili e sempre di più tra i miei clienti noto che tanti iniziano a migrare lentamente da Cisco verso nuovi produttori (HP, Juniper, Force 10) avendo quindi differenti produttori all’interno del proprio network.

Anche per tutti gli iscritti ad AreaNetworking quindi non sarebbe un errore iniziare a considerare nuovi percorsi formativi da affiancare a Cisco.

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