domenica, Dicembre 22, 2024

Realizzare una connessione ADSL sfruttando il PPP 4.0 su Solaris 9 x86

Denis Maggiorotto
Denis Maggiorottohttps://www.sunnyvale.it
Senior System Architect and Software Developer in a small consulting company named Sunnyvale where Denis is also CEO and founder. Mainly focused on enterprise application integration projects, he also write techical article and paper about application security and research.

In questo articolo impareremo a configurare una connessione ADSL sfruttando il servizio PPPoE, parte integrante al semplice PPP 4.0 aggiunto dalla Solaris 8 in avanti. Per prima cosa (sembra superfluo ma è d’obbligo dirlo) funziona solo con un modem ADSL ethernet.

Il PPPoE permette all’utente di tunnellizzare una connessione PPP tramite Ethernet ed è quello che faremo per collegarci col nostro provider.

Per prima cosa occorre verificare se il PPP è correttamente installato sul sistema (sicuramente si se in fase di installazione avete scelto l’installazione completa). Per fare questo da shell eseguiamo il comando:

#pkginfo -l | grep ppp

Ossia eseguiamo un long listing (-l) dei package installati (pkginfo) andando a filtrare l’output per quelli che contengono ppp tra il nome package ( | grep ppp).

Se ricevete un elenco come quello che trovate qui sotto allora potete procedere, altrimenti i packages li trovati sul CD 2 dell’OS.

  • SUNWpppd
  • SUNWpppdu
  • SUNWpppg
  • SUNWpppdt
  • SUNWpppdr

Continuiamo andando ad editare (o creare se già non è presente) il file /etc/ppp/pppoe.if con il nostro editor di fiducia, questo file deve contenere una sola linea con il nome della NIC che si affaccia sul modem, nel mio caso pcn0 ma potrebbe essere anche elxl0, hme0, qfe0 ecc ecc.

Dunque eseguiamo i seguenti comandi per abilitare il device ppp in fase di reboot

#touch /reconfigure

#sync

#sync

#init 6

Al riavvio della macchina andiamo ad editare i seguenti file:

#vi /etc/ppp/peers/myisp.tmpl

(questo file esiste già ed è un buon esempio da modificare per adattarlo alla nostra connessione, ma, se non è di vostro gradimento potete sempre crearne un altro sempre all’interno della medesima dir)

sppptun 	                                # which device to use
plugin pppoe.so 	                        # initialize
connect "/usr/lib/inet/pppoec <­interfaccia>" 	# dial into ISP
persist 	                                # keep connection up
user <­la tua login>                     	# account name at ISP
remotename <­il nome del tuo provider >  	# name of the ISP; for pap-secrets
noauth 	                                        # do not authenticate the ISP's identity (client)
noipdefault 	                                # dynamic ip; get it from ISP 
defaultroute 	                                # install default route; ISP is Internet gateway
#updetach                               	# log errors and CONNECT string to invoker
noccp 	                                        # ISP doesn't support free compression
noaccomp 	                                # No compression
novj 	                                        # No compression
nopcomp 	                                # No compression
nolog 	 

Ed ora rinominiamo i seguenti file:

#mv /etc/ppp/options.tmpl /etc/ppp/options

#mv /etc/ppp/options.ttya.tmpl /etc/ppp/options.ttya

#mv /etc/ppp/myisp-chat.tmpl /etc/ppp/myisp-chat

Editiamo il file che serve per l’autenticazione al nostro provider, i file sono due, pap-secrets e chap-secrets a seconda di quale metodo di autenticazione supportato dell’ISP, solitamente si utilizza il PAP editiamo quindi

#vi /etc/ppp/pap-secrets

ed inseriamo:

username * password

occorre inserire un tab tra le due voci e l’asterisco. Cambiamo ora le permission di suddetto file:

#chmod 600 /etc/ppp/pap-secrets

Ed ora finalmente tentiamo la connessione lanciando il commando:

#pppd call myisp.tmpl

Se la connessione è avvenuta non dovrebbe tornare indietro nessun tipo di output e lanciando il commando

#ifconfig -a

dovreste vedere oltre alle NIC ed all’interfaccia di loopback anche l’interfaccia sppp0 con indirizzo intet l’indirizzo ip pubblico del vostro provider.

Un’ultimo sguardo va al file /etc/resolv.conf che deve contenere la dicitura

nameserver x.x.x.x (ip del dns primario)

nameserver y.y.y.y (ip del dns secondario)

Se avete problema a reperire gli IP dei DNS provate a chiamare il call center del vostro ISP.

Come ultima cosa abilitiamo il sistema a risolvere i nomi a dominio tramite il file che abbiamo editato prima, lo si fa editando /etc/nsswitch.conf e facendo in modo che la voce host sia affiancata da file dns.

Host file dns

Ossia abilita il sistema a risolvere i nomi tramite DNS in caso non vi sia la entry statica in /etc/host.

La connessione è attiva e potete navigare.

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