Sono ormai all’ultimo giorno di vacanza in Italia. Da una settimana ho lasciato la piovosa Amsterdam per ritrovare i paesaggi, i sapori, le sensazioni, il clima, gli affetti e tutto il resto che ho lasciato nella mia soleggiata terra natia.
Ritorno però con sentimenti contrastanti, da una parte provo una sensazione di delusione nel vedere che anche dopo molti anni alcuni aspetti negativi degli Italiani non sono assolutamente cambiati, dall’altra invece la consapevolezza che c’è una via che porterà al cambiamento ed è facilmente percorribile, anche per noi Italiani e soprattutto per noi di AreaNetworking.it.
L’estate 2011 verrà ricordata nella storia per gli episodi di violenza in UK, ma soprattutto per la crisi economica che quest’anno si avverte anche per le strade delle nostre città che non sono “deserte” come gli anni precedenti.
D’altronde persino alcuni membri del governo hanno rinunciato a parte delle loro vacanze visto che per via dei riflettori puntati su di loro da banche centrali e organismi internazionali adesso, ad Agosto, devono recuperare il tempo perso negli ultimi 10 anni, quando erano troppo spesso impegnati a litigare per salvaguardare i propri interessi per poi puntualmente far pace a tavola, secondo la migliore delle tradizioni italiane.
Vista la loro continua litigiosità e di conseguenza la frequenza di questi pasti così importanti per il futuro di alcune igieniste dentali ed escort del ns paese, è stato scoperto – sempre in questi ultimi giorni – che il prezzo di tali pranzi è giustamente inferiore al prezzo medio di un pasto di una mensa universitaria.
Mi sembra che gli italiani siano abituati o addirittura rassegnati a tutto questo, ad accettare che l’Italia sia considerata nel mondo l’ultima della classe, senza crescita economica (http://it.finance.yahoo.com/notizie/Pil-dieci-anni-Italia-meglio-wallstreetitalia-3146466456.html?x=0) senza libertà di informazione (http://italiadallestero.info/archives/5321) senza persone serie e oneste (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-10-27/corruzione-italia-scivola-posto-064026.shtml?uuid=AYLXlXeC) un paese di loggie, lobby e mafie, un paese di faccendieri, corrotti arricchiti, amici degli amici, che prendono l’ostia con le mogli in chiesa per poi cenare a base di Viagra con le giovani amanti, un paese ignorante, dove le lauree si comprano o si fa finta di averle, l’unico paese al mondo dove in un telegiornale nazionale si parla giornalmente di cucina perchè a noi non sembra interessare altro o perchè a qualcuno interessa non parlare d’altro. (La democrazia, insieme con l’ignoranza del popolo, è la strada più corta verso il despotismo, attraverso la demagogia – Condorcet).
No, non è una bella imagine. La possiamo cambiare?
Difficile per me rispondere, non sono un professore universitario, in realtà non ho neanche un parente che sia un professore universitario e pertanto, in Italia, questo rende quasi impossibile che lo sia anch’io (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-mafia-dei-baroni/1481927 ) però ho la fortuna di vivere all’estero e quindi di poter osservare l’Italia da una prospettiva differente (a proposito, leggi l’intervista a Nicola D’Amato della rubrica “Italiani all’estero nel settore IT” ndr).
Secondo me un modo per cambiare c’è, ed è quello che gli americani chiamano “modeling” ovvero copiare i modelli vincenti.
Cosa vuol dire in senso molto pratico ?
Vuol dire “copiare” quello che hanno fatto o fanno i top performer in quella professione. Significa soprattutto capire cosa rende alcune persone vincenti nella loro professione.
Il concetto consiste anche nel cercare di fare bene quello che si fa, di lavorare duramente, di dare il 100% come farebbero i top performers.
Non essendo un guru e non volendo esserlo ed essendo anch’io coinvolto in questa ricerca, non sono in grado di dare consigli, tranne che uno, fondamentale ed universale: “bisogna essere informati, bisogna imparare, bisogna evolversi”.
Dovremmo considerarci al pari di prodotti comuni, di un telefono per esempio, e applicare i più semplici concetti del marketing anche su noi stessi, analizzando il mercato in cui veniamo acquistati, il mercato del lavoro appunto.
Bisognerebbe considerare molto seriamente la “differenziazione” per evitare di essere considerati dei beni comuni ed evitare quindi anche guerre di prezzo. Con questo mi riferisco al fatto che tante volte, troppe, vedo giovani, ma anche meno giovani, accettare delle condizioni di lavoro vergognose perchè loro stessi non sono stati mai in grado di pensare diversamente, non hanno titoli, non hanno esperienza, non hanno molto che li differenzi da altri milioni di candidati, non hanno niente da offrire in più, per meritare di più.
E’ l’informazione che ci rende liberi, che ci apre gli occhi, che non permette raggiri, che ci fa capire su cosa lavorare per crescere come professionisti e uomini. Non deve esistere più il pressapochismo, la saccenza e l’orgoglio dei tanti “dinosauri” che ci governano o che dirigono tante aziende italiane, spesso proprio quelle che fanno fatica a crescere.
Bisogna continuamente aggiornarsi, studiare, crescere e perfezionarsi.
Bisognerebbe sempre di più verificare le informazioni che altri ci danno, verificare le fonti, scambiare opinioni ed esperienze, chiedere aiuto a chi ha maggiori conoscenze di noi, puntare sempre ad un miglioramento continuo in quello che facciamo. E tutto questo al giorno d’oggi non è neanche così difficile, anche se tocca a noi sapere utilizzare gli strumenti a disposizione.
AreaNetworking.it è per esempio uno di questi strumenti, un’opportunità per migliorarci. Una community di professionisti che non si conoscono personalmente ma che collaborano insieme per il piacere di farlo e imparare.
Tra qualche ora prenderò il mio volo di ritorno, lascerò il sole, il cielo azzurro, la mia piscina, l’abbronzatura, la libertà di poter dormire dopo pranzo, la pasta della mamma, il caffè ristretto, ma porto con me una certezza: possiamo ancora essere orgogliosi di essere italiani, perchè l’Italia non è quella fatta dai manager irresponsabili, da quelli che non pagano i fornitori o truffano i clienti, da quelli che credono sempre di sapere tutto.
No, quelli sono gli italiani in via d’estinzione, i “dinosauri”, quelli che adesso sono in crisi e che hanno causato la crisi, gli idealisti hippy degli anni ’70 che predicavano l’amore e hanno fatto le guerre, quelli che pensano ancora ai comunisti e fascisti, quelli che ancora convertono gli euro in lire, quelli che non vanno via da casa, quelli che hanno il papino che paga le bollette, quelli che hanno amici “in alto”, quelli che se ne fregano, quelli che dicono che è troppo difficile, quelli che dicono che non ce la farai, quelli che dicono che tanto in Italia funziona così e non si può cambiare… Noi NO! Noi siamo diversi, noi siamo migliori, noi abbiamo passioni e abbiamo sogni, siamo capaci di crescere, di evolvere, di studiare, di aiutarci, di emigrare, di lavorare, di avere fiducia in noi stessi, tentiamo di capire, di conoscere, noi siamo evoluti e in continua evoluzione.
Un saluto e un augurio di buone vacanze a tutti voi.
p.s.: Special thanks to Federico Lagni, Marco Ermini e Mario Majcica